PESCARA – Il ritmo, il calore, la passione dei popoli, ma anche la carica di energia e vitalità che essi sanno trasmettere. Un concentrato di sensazioni positive che escono fuori dal Teatro Massimo, palcoscenico, sabato scorso, dello spettacolo di Fiorella Mannoia. Quasi due ore e mezzo di musica e danza con l’artista romana, che fa scoprire un nuovo lato di sé, molto apprezzato sin dalle prime note de “I treni a vapore”.
Una Fiorella impegnata nel sociale, che si apre senza remore al fratello africano o brasiliano. Un incontro che arricchisce e che trasforma.
Così si rivolge alla platea:
“Vivono accanto a noi, e non solo non gli chiediamo mai niente, ma non li guardiamo neanche negli occhi. Invece basterebbe poco: fare qualche domanda, come ‘da dove vieni’, ‘perchè sei qui’, ‘quando sei arrivato’, ‘dove è la tua famiglia’, ‘cosa mangi’, ‘in che Dio credi’… Tutte cose che ci farebbero vivere meglio la nostra convivenza. Soltanto se stiamo uniti possiamo andare avanti”.
Un concetto, quest’ultimo, ribadito più volte dalla rossa vocalist, anche come “antidoto” a una politica sempre meno vicina alla gente e sempre più protesa verso i propri interessi.
Commovente “In viaggio”, che la Mannoia ha scritto rivolgendosi a una figlia immaginaria: “Cosa prova un genitore quando un figlio deve partire? – ha chiesto al pubblico – Io non ho avuto figli, ma le donne in sala sanno benissimo che siamo tutte madri”.
Sulle note di “Quando l’angelo vola”, ha trovato spazio un particolare ricordo per la figura di Thomas Sankara:
“Sankara è stato presidente del Burkina Faso dell’83 all’87; era un’anima bella e, come tutte le anime belle in questo pianeta, ha fatto una brutta fine. Era un rivoluzionario, un grande politico, ha sfidato i grandi poteri della Terra: il Fondo Monetario, la Banca Mondiale, la Francia, gli Stati Uniti. Si è rifiutato di pagare un debito che a suo dire, giustamente, non gli apparteneva, e questo purtroppo gli è costato la vita. Penso che, fino a quando continueremo a parlare delle loro idee, questi uomini non saranno morti invano”.
Ma non finisce qui. Fiorella, infatti, è impegnata nel progetto sociale di recupero dei ragazzi in difficoltà di Salvador de Bahia:
“Sono onorata di essere testimonial da molti anni di questo progetto. Il fondatore è un italiano, Cesare De Florio La Rocca, che ha avuto l’intuizione di aiutare i ragazzi, i bambini che nessuno vuole, attraverso la “pedagogia del desiderio”, perchè la bellezza è un diritto di tutti. Perchè attraverso la danza, la Capoeira, la musica, le percussioni, le arte classiche, si riaccende il desiderio in chi pensava di non avere più diritto. Questi ragazzi sono diventati a loro volta educatori. In quasi tutte le città ci gemelliamo per cercare di portare questo metodo che, a dire di tanti, è quello che funziona di più: abbiamo oltre l’85% di probabilità di recupero. Per questo ci gemelliamo, per riportare il metodo da noi, in quanto anche noi ne abbiamo bisogno”.
A livello musicale, siamo rimasti colpiti dal sound multietnico che la band di Fiorella ha sprigionato, sposando gli strumenti tradizionali con quelli di matrice africana, senza contare la suggestiva voce di Natty Fred che ben si è integrata con l’inconfondibile timbro dell’interprete capitolina. La stessa Mannoia, erroneamente ritenuta algida, ha mostrato molta umanità e altrettanta simpatia, come quando ha scherzato con gli spettatori perché avevano sbagliato le parole di “Quello che le donne non dicono” o la anticipavano sul finale de “Il cielo d’Irlanda” nonostante le sue richieste di “silenzio”. Alla fine ha esclamato “Vabbè, ce rinuncio” e tutto si è chiuso con un sorriso. Grande concerto e grande Fiorella.
SCALETTA CONCERTO:
1) I treni a vapore
2) Io non ho paura
3) Se il diluvio scende
4) Dal tuo sentire al mio pensare
5) Sally
6) Se solo mi guardassi
7) I dubbi dell’amore
8) Luce
9) In viaggio
10) L’amore si odia
11) Quando l’angelo vola
12) Quelli che benpensano (con Frankie Hi-Nrg)
13) Non è un film (con Frankie Hi-Nrg)
14) Via con me
15) Portami via
16) Oh che sarà
17) Quello che le donne non dicono
18) Mio fratello che guardi il mondo
19) Convivere
20) Il cielo d’Irlanda
Bis:
21) Cara
22) Buontempo (con Frankie Hi-Nrg)