Attualità

Una settimana sulle tracce del prozio Ignaz Hain internato a Tossicia e Civitella del Tronto

Condividi

GIULIANOVA – E’ stata una settimana carica di emozioni e ricordi per la famiglia ebrea Hain, giunti in Abruzzo per ripercorrere il calvario del loro prozio Ignaz Hain durante la Seconda Guerra Mondiale in Abruzzo. Fu internato prima a Tossicia, tra il 1940-41, successivamente a Civitella del Tronto fino al maggio 1944, quando fu catturato da un drappello tedesco e deportato nel campo di concentramento di Mauthausen dove muore l’8 marzo 1945.

Durante l’occupazione tedesca dell’Abruzzo, dall’ottobre 1944, fu portato in località Crocetta nel comune di Castel Frentano (CH) per rinforzare la linea Gustav. Il prof. Benji Hain, pronipote del perseguitato, è stato accompagnato in questi giorni nei luoghi più significativi dell’Abruzzo e in particolar modo della provincia di Teramo, dal ricercatore storico e autore della scoperta della coppia Walter De Berardinis di Giulianova.

A Civitella del Tronto ha incontrato il direttore del museo “Nina”, Guido Scesi, il quale nel 2020 ritrovò insieme allo storico Giuseppe Graziani la borsa contenente i documenti originali di Ignaz Hain e Margarete Wagner. Successivamente, grazie all’ordine dei frati minori conventuali, gli Hain hanno visitato l’interno dei locali del Santuario di Santa Maria dei Lumi dove era stato internato il loro familiare insieme ad altri ebrei di diverse nazionalità europee ed anglo-libici. Momento toccante della giornata è stata la preghiera ebraica e il posizionamento dei sassi sul luogo dove furono seppelliti (cimitero comunale) i tre ebrei deceduti durante l’internamento. Anche Tossicia, luogo del primo internamento, è stata visitata dagli Hain, compreso il Museo delle tradizioni artigiane all’interno del Palazzo Marchesale, guidati dai rappresentanti della locale amministrazione comunale.

Decisamente più lunga la giornata a Giulianova dove hanno visitato tutti i luoghi dove è stata documentata la presenza della compagna di Hain: il vecchio ospedale civile presso il Santuario della Madonna dello Splendore, il cimitero dove fu seppellita (oggi è presente una targa alla memoria), l’ufficio comunale dove viene custodito l’originale atto di morte e la stazione ferroviaria dove arrivò lui come internato e lei come donna libera. L’Assessore alla Pubblica Istruzione, Lidia Albani, nella precedente legislatura aveva già avviato un percorso della memoria con lo storico De Berardinis e nell’occasione ha voluto regalare al prof. Hain un libro sulla città di Giulianova. Il prof. Hain, come preside presso la “AMHSI- Alexander Muss High School in Israele”, si è reso disponibile per aiutare De Berardinis ha segnale al “Yad Vashem” di Gerusalemme la storia della Wagner quale donna che seguì fino alla fine l’ebreo Ignaz Hain.

Pubblicato da
Redazione

L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter