I Monti della Meta sono una piccola catena montuosa nella zona al confine tra Lazio, Abruzzo e Molise e comprende i comuni di Alfedena (AQ), Picinisco (FR) e Pizzone (IS). Alle sue falde si trova il Passo dei Monaci,1981 m.Il nome della catena ha origine dalla bellissima e imponente cima, il monte Meta.Oltre al monte Meta, le cime più alte dei monti della Meta sono, il Monte Petroso 2247m, il Monte Cavallo 2039m e il Monte Mare 2020m.Nelle valli che si sviluppano all’interno della catena montuosa scendono copiose le acque del fiume Melfa e Mollarino in provincia di Frosinone e del Rio Torto in provincia dell’Aquila.I r
Un branco di camosci ci fa dimenticare la fatica. Il capo branco, posizionato su uno sperone, controllava che tutto procedeva bene e senza guai per il branco. Un altro camoscio era fermo su un dirupo, gli altri brucavano l’erba.Quattro cervi, dalle enormi corna, hanno abbellito il quadro.Dalla vetta, è stato naturale entusiasmarsi per l’immensità degli spazi, la flora, i panorami, che donavano una sensazione di pace, di appagamento, di soddisfazione. Purtroppo, abbiamo dovuto lasciare questo luogo incantevole ed iniziare la ripidissima discesa che ci ha portati al Passo dei Monaci. A metà discesa, una scena non programmata che ci ha lasciati un po’ allarmati, ma contenti per averla fotografata.
Un bellissimo esemplare di Vipera Aspide, della lunghezza di quasi un metro, per nulla spaventata, al contrario nostro, che si è messa in posa per farsi fotografare e salutarci. Il Passo dei Monaci è un importante valico mulattiero che mette in comunicazione il paese di Picinisco (FR) con quello di Alfedena (AQ). Questo passo era l’unico collegamento fra il Lazio e l’Abruzzo, sia per i commercianti che pastori e monaci benedettini.
C’era l’abitudine che i monaci arrivati al passo, erano soliti depositare una pietra che con gli anni, hanno formato cumuli alti un paio di metri, ben visibili al centro del pianoro.Il nome del passo dei monaci trae origine da una leggenda che narra che, tre monaci morirono nel tentativo di superare il valico durante una tormenta.Dal Passo dei Monaci abbiamo preso il sentiero in leggera salita che attraversa un ghiaione morenico, da percorrere con attenzione e siamo arrivati alla Conca del Biscurri e quindi al Fortino Diruto . Qui è terminato l’anello.Altra sosta doverosa per rimirare il percorso che abbiamo fatto e proseguiamo inoltrandoci nel bosco, per raggiungere Campitelli, dove c’è il parcheggio e la vettura.
L’escursione ha un dislivello di 1100 metri ed una lunghezza di 15 km, compiuto in sette ore.
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