PESCARA – Un pessimo ultimo quarto condanna l’Unibasket Amatori Pescara alla terza sconfitta consecutiva. Dopo aver saldamente condotto la gara per 30′, andando anche in vantaggio di 22 punti, nell’ultima frazione di gioco un blackout praticamente completo (solo 8 punti siglati) vanifica ogni sforzo e premia la rimonta di Giulianova. Finisce 62-66 al Pala Aterno Gas & Power ed è una serata amarissima.
CRONACA DELLA PARTITA
Stante i numerosi giocatori non al meglio della condizione, coach Stefano Rajola opta per un inedito quintetto composto da Caverni, Leonzio, Carpanzano, Serafini e Capitanelli. Parte forte l’Amatori, con un break di 7-0 che la dice lunga sulla voglia di rivalsa della truppa dopo le due sconfitte di fila maturate nelle Marche. La panchina ospite è costretta al primo timeout di giornata dopo 2’40” di gioco, ma due triple di Leonzio sigla il 13-0 immediato. Gay, Pedrazzani, D’Eustachio e Micevic rilevano Carpanzano, Capitanelli, Caverni e Serafini in corso d’opera ma la fluidità del gioco pescarese non subisce contraccolpi, nonostante Giulianova a metà tempo riesca ad accorciare. I biancorossi del presidente Carlo Di Fabio però sono pimpanti e grintosi e chiudono il primo parziale avanti per 20-13.
Il secondo quarto si apre con Giulianova che si porta subito minacciosamente sul -2 (21-19) ma Micevic e Big Cap, con l’aiuto Di Leonzio e Caverni, piazzano il mini break che riporta il gap tra le due squadre a 13 lunghezze (34-21) a metà del parziale. Caverni illumina la scena con una regia attenta e concreta, ma è tutto il collettivo a funzionare: una bomba di Micevic ed una di Capitanelli firmano il massimo vantaggio dei padroni di casa sul 45-24. Dopo l’intervallo le ostilità ripartono dal punteggio di 47-28. Il copione tattico non è molto dissimile da quello dei primi 20′ di gioco, con Pescara che regala qualche giocata di alta classe (splendido un assist di Big Cap per Serafini al termine di una bella azione corale) e mantiene il vantaggio costantemente nell’ordine dei 16 punti. Nella seconda metà di tempino, però, qualche meccanismo si inceppa e, complici due triple aperte degli ospiti, Gobbato e compagni accorciano sino al -9 (54-45), mantenendo viva la contesa.
L’ultimo quarto è tutto da giocare, dunque. L’inizio regala il tentativo di rimonta ospite, con l’Amatori che trova i primi punti solo dopo 3′. Smarrendo brillantezza e lucidità, la squadra di casa si macchia di errori anche banali e consente a Giulianova di riportarsi a -4 a metà frazione (56-52). Carpanzano finisce fuori causa a 4′ dalla fine dopo aver commesso il quinto fallo e Pescara, che già deve rinunciare all’infortunato Potì, si ritrova con Ferraro e soci con il fiato sul collo a -1 (58-57). I sincronismi ammirati nei primi 25′ vengono piano piano a mancare e due liberi di Antonello Ricci firmano il sorpasso e il primo vantaggio ospite a 2’40” dalla sirena. Qualche fischio arbitrale sfortunato non aiuta e quando Ferraro sigla la bomba del + 5 (58-63) un amaro epilogo si materializza all’orizzonte. Non c’è più nulla da fare, al suono della sirena si certifica la terza sconfitta consecutiva (62-66 il finale). Durante l’intervallo del match c’è stata l’estrazione del biglietto vincente della Lotteria Unibasket con in palio una crociera per due persone a bordo della Bellissima MSC: il tagliando vincente è il n. 1846
IL PRESIDENTE DI FABIO A FINE PARTITA
Dopo la sconfitta interna nel derby il presidente Carlo Di Fabio è tornato a parlare. «Avevo detto che non avrei più parlato sino a fine stagione, prendo la parola esclusivamente per salvaguardare l’immagine della società e per chiedere scusa, se mai si possa ancora farlo, al nostro pubblico che nonostante tutto ci viene ad incitare ed ha la bravura anche di non contestare, perchè credo che in un momento come questo qualche pernacchia o parolaccia ce la meritiamo, da me presidente all’ultimo uomo che lavora per questa società», le prime dichiarazioni. «Innanzitutto mi preme fare i complimenti al Giulianova, che è venuto a Pescara in condizioni menomate e, sotto di 20 punti all’intervallo, ha saputo ricostruire la partita e con umiltà, quella che non ci appartiene, ed ha portato a casa due punti importanti».
Dopo aver reso onore agli avversari, il presidente analizza il momento della sua squadra. «Abbiamo toccato il fondo, se c’era una sconfitta indegna per questa presidenza era stata quella di Sant’Elpidio ma oggi è stata ancor più clamorosa, davanti al nostro pubblico e alle persone che ci vogliono bene. Mi vergogno a nome della società per questa sconfitta. Tutti colpevoli, dal primo all’ultimo. Una squadra che fa 15 punti totali negli ultimi due quarti non è da commentare, evidentemente sono tutti responsabili pur con percentuali diverse a seconda dell’impegno e dell’abnegazione che si sono avute nel proprio lavoro. I giocatori da questa settimana saranno penalizzati dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista tecnico con una serie di allenamenti punitivi. Tutti dietro la lavagna, è una squadra con presunzione e che sembra non giocare uno sport di squadra bensì uno sport personalizzato, con giocatori che si lamentano al primo cambio e che si mandano tra loro all’altro paese, oltretutto sul +18, per una rimessa sbagliata. Ho visto una presunzione estrema da parte dei nostri big, che ormai da mesi sono tali solo sulla carta, e prestazioni imbarazzanti. Dal di fuori questa squadra non sembra nemmeno giocare per attaccamento alla società e all’allenatore, se qualcuno pensa che a due giornate dalla fine si metta in discussione l’operato dello staff sbaglia perchè le valutazioni saranno fatte a fine stagione e si vedrà se saranno stati raggiunti gli obiettivi, non prima. La panchina di coach Rajola sarà valutata per il biennio. I giocatori ora si rimbocchino le maniche e mettano in campo un po’ di orgoglio e un po’ di onore».
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