Il Sindaco della città capoluogo sottolinea che la creazione di UNICO giunge nel momento storico più opportuno dopo che, per tanti lunghi mesi, era mancato un cantiere normativo che fornisse gli strumenti legislativi e materiali per la ricostruzione; tali strumenti oggi ci sono e perciò si può partire. Anche nella veste di Presidente regionale ANCI, D’Alberto ha rimarcato la necessità di affiancare la ricostruzione con un progetto di valorizzazione e rilancio dei territori, che appunto solo una rete compatta e coesa tra istituzioni può garantire: “Se non facciamo così – ha sottolineato D’Alberto – rischiamo di ricostruire territori che non esistono più”.
Per il Sindaco di Teramo la forza della proposta di UNICO sta nel fatto che la rete “consente di competere con le altre realtà e di discutere a diversi livelli istituzionali, per esprimere esigenze omogenee sebbene specifiche e di confrontarci con tutte le realtà istituzionali, sia in senso verticale che orizzontale”. Un valore, questo, che favorisce soprattutto i Comuni di minori dimensioni, dando loro forza, in virtù di un coordinamento “per far sì che nessun territorio resti indietro”.
Ribadito dal Sindaco di Teramo anche il valore della cooperazione istituzionale con enti ed organismi quali la Camera di Commercio, l’Università, la Fondazione Tercas, il BIM ed altri “che non sono qui solo per facciata ma per un investimento da cui dipende la crescita del nostro territorio”.
Il ruolo del capoluogo, ha concluso D’Alberto, “è di equilibrio e di traino, anche per intercettare i finanziamenti e muoversi in un’ottica di area vasta”.
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