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L’UnivAQ premiata dal Research Aards Program 2024 di Align Tecnology

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L’AQUILA – Un totale di 300 mila dollari da distribuire a 12 progetti di ricerca da 11 diverse università in tutto il mondo. Questa è la cifra assegnata nel 2024 da Align Technology in borse di ricerca nell’ambito dell’Annual Research Awards Program. Tra questi atenei ben 3 sono Italiani. Parliamo dell’Università Internazionale di Medicina UniCamillus di Roma, protagonista con 2 diversi progetti, l’Università degli Studi dell’Aquila e l’Università dell’Insubria di Como e Varese. Dunque, l’Italia conferma ancora una volta di avere grandi potenzialità nella ricerca ortodontica e odontoiatrica a livello mondiale.

Le ricerche finanziate hanno come obiettivo quello di migliorare i trattamenti per i pazienti di ogni età, facendo progredire la conoscenza e l’innovazione nei campi dell’ortodonzia e dell’odontoiatria.

Secondo Fausto Grossi, Sr. General Manager Italia-Iberia di Align Technology: “Il fatto che tutti e quattro i progetti premiati a livello europeo siano italiani dimostra quanto questo Paese sia all’avanguardia nella ricerca scientifica e nell’innovazione. Siamo felici che tante Università stiano investendo in protocolli di ricerca avanzati per studiare gli effetti del trattamento con allineatori trasparenti, ormai applicabili alla maggior parte delle malocclusioni e a diverse fasce d’età. Align Technology è orgogliosa di collaborare con 18 Università in tutta Italia, per promuovere e incentivare la formazione specialistica degli ortodontisti.”

Da ormai quattordici anni, Align Technology, attraverso il suo programma internazionale di borse di ricerca, premia le università che sviluppano progetti innovativi nel campo dell’ortodonzia e dell’odontoiatria.

Le domande di partecipazione, provenienti da tutto il mondo, sono state prima esaminate e classificate in base alla priorità in una valutazione anonima. Successivamente, i vincitori sono stati selezionati da un comitato speciale di Align Technology.

Università degli Studi de L’Aquila

Così a Prof.ssa Silvia Caruso, docente e specialista in Odontoiatria Pediatrica ed Ortognatodonzia: “Il progetto di ricerca, condotto in collaborazione con il Prof. Vincenzo d’Anto dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si occupa di individuare un protocollo che possa divenire un valido strumento nell’intercettamento dei canini inclusi nei pazienti in crescita. Attraverso l’utilizzo di strumenti digitali per la diagnosi, nello specifico un software dedicato, e l’utilizzo degli allineatori puntiamo a intercettare le malocclusioni più complesse intervenendo anche sulla durata nei trattamenti degli adolescenti. Con l’andare avanti della ricerca, una volta dimostrata l’applicabilità di questo protocollo, si potrà poi raffinare sempre di più l’uso del software in modo ancora più personalizzato”.

Pubblicato da
Marina Denegri

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