CHIETI – Pubblicati ieri 26 novembre dalla fondazione dell’ università d’Annunzio,due importanti studi del gruppo di ricerca del Centro Scienze dell’Invecchiamento(CeSi), diretto dalla professoressa Paola Patrignani su Arthritis and Rheumatism,la prestigiosa rivista ufficiale di American College of Rheumatology.
Il primo studio, condotto insieme all’epidemiologo spagnolo Luis Garcia Rodriguez di Madrid, si è occupato di definire i determinanti associati alla tossicità gastrointestinale dei farmaci anti-infiammatori non steroidei,chiamati comunemente FANS. Lo studio ha evidenziato come i FANS caratterizzati da una più lunga emivita o formulazioni a lento rilascio, siano i più tossici per l’uomo. L’importanza e novità dello studio risiede nell’aver associato i risultati di uno studio epidemiologico con la valutazione di biomarker di inibizione della COX-2 e COX-1 che ha permesso di dare una interpretazione meccanicistica dei risultati clinici.
La professoressa Patrignani e la dottoressa Tacconelli hanno mostrato come i FANS, che alle dosi terapeutiche sono in grado di sopprimere profondamente l’attività enzimatica di entrambi gli enzimi,COX-1 e COX-2 che producono prostanoidi sostanze protettive per il tratto gastrointestinale, sono associati ad una maggiore tossicità gastrointestinale. Questo studio è stato accompagnato da un editoriale di Daniel H. Solomon della Harvard Medical School di Boston.
Il secondo studio, il cui primo autore è la dottoressa Paola Anzellotti, ricercatrice del Ce. S.I., si è occupato di comprendere i determinanti della interazione tra il farmaco naprossene,somministrato a scopo analgesico ed antiinfiammatorio e l’aspirina a basse dosi,somministrata invece per la prevenzione cardiovascolare con lo scopo di trovare una strategia per ridurre la capacità del naprossene di mitigare l’azione anti-piastrinica dell’aspirina. Questo studio ha mostrato che, sebbene il naprossene sia in grado di ridurre la capacita dell’aspirina di inibire la COX-1 piastrinica, le conseguenze funzionali di questa interazione si possono minimizzare somministrando l’aspirina almeno 2 ore prima del naprossene. La dottoressa Anzellotti ha sviluppato un nuovo metodo per evidenziare possibili interazioni tra FANS ed aspirina che saranno molto utili per i pazienti in trattamento cronico con i 2 farmaci.