Da oggi il via ad una nuova iniziativa promossa da Legambiente in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila. Una collaborazione volta al recupero del patrimonio storico-artistico nelle zone colpite dal sisma.
L’invito è rivolto agli studenti e ai laureati che sono in tirocinio e che avranno la possibilità di essere formati partecipando attivamente alle fasi di restauro e musealizzazione dei reperti recuperati.
Leggiamo nel dettaglio il comunicato stampa pervenutoci dalla stessa associazione ambientalista:
Un forte desiderio di partecipazione attiva è alla base della convenzione stipulata con Legambiente dalla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi dell’Aquila, per collaborare al recupero dell’immenso patrimonio storico artistico del territorio aquilano colpito dal sisma accogliendo gli studenti e i laureati in tirocinio di formazione e di orientamento.
Tramite l’ausilio di Legambiente, del Corpo dei Vigili del Fuoco e soprattutto dell’ufficio del vice commissario delegato per il recupero dei beni culturali Luciano Marchetti, oggi mercoledì 1 luglio gli studenti dell’Ateneo aquilano avranno la possibilità di aiutare concretamente la loro Facoltà partecipando direttamente al recupero dei preziosi reperti conservati nel Laboratorio Archeologico dell’Aquila e provenienti da decine di campagne di scavo condotte nel territorio aquilano negli ultimi dieci anni.
Gli studenti verranno coinvolti a titolo formativo anche nelle successive fasi di restauro e musealizzazione dei reperti recuperati: un’esperienza culturale e di crescita unica per gli studenti e un’importante possibilità, per la Facoltà di Lettere e Filosofia, di rendersi parte attiva del processo di ripresa non solo delle attività universitarie ma di un’intera città che cerca di ritrovare la propria normale quotidianità.
«L’emergenza che ha ferito l’Abruzzo è una delle maggiori tragedie che abbiano colpito il territorio italiano negli ultimi anni – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – Dopo la grande prova di solidarietà dimostrata dagli enti e dalle organizzazioni di volontariato arrivate da tutta Italia, ora tocca a noi abruzzesi trasformare questa sciagura in opportunità per l’intero territorio. Il patrimonio culturale e chi fa cultura come l’Università è e deve essere guida e motore del processo di recupero».