Seconda edizione del pellegrinaggio, sabato 9 novembre 2019. Don Cavacchioli: “Francesco è stato protagonista della storia del suo tempo, proprio perché discepolo di Cristo fino in fondo”
ASSISI – Oltre cinquecento giovani da ogni angolo d’Abruzzo e Molise pronti a invadere gioiosamente la città di San Francesco. Domani, sabato 9 novembre, avrà luogo la seconda edizione di “Universitari e maturandi abruzzesi e molisani verso Assisi”, evento organizzato dagli Uffici per la Pastorale Universitaria e per la Pastorale Scolastica della Diocesi di Teramo-Atri e rivolto a tutta la Regione ecclesiastica. Mentre il tema dell’anno scorso era stato “Dio ha visitato il suo Popolo”, quello scelto per il 2019 è “Protagonisti nella storia”, filo conduttore che lega questo pellegrinaggio sia all’ultimo Convegno Diocesano che alla Lettera pastorale recentemente consegnata alla comunità dal Vescovo Mons. Lorenzo Leuzzi.
All’arrivo nella Città della Pace i ragazzi vivranno un momento di riflessione nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, dove si celebrerà la Santa Messa presieduta da Monsignor Leuzzi. Al termine della funzione i giovani visiteranno le meraviglie storiche e artistiche di Assisi, per poi lasciare nuovamente spazio al raccoglimento, nel pomeriggio, con l’adorazione eucaristica nella Cappella di Santa Caterina, all’interno della Basilica Inferiore di San Francesco, e con la preghiera di congedo nella Basilica Superiore, prima di ripartire e affrontare con rinnovato spirito di comunione e di fede l’anno accademico e scolastico 2019/2020.
«Assisi è un luogo che ci ricorda che se il Vangelo è vita allora ha la capacità di cambiare la storia» afferma il Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Scolastica della Diocesi di Teramo-Atri, don Cristian Cavacchioli. «Francesco è stato protagonista della storia del suo tempo, proprio perché discepolo di Cristo fino in fondo. Ad Assisi – prosegue il sacerdote – tocchiamo con mano che il Vangelo vissuto diventa arte, poesia, promozione umana. Qui in breve tocchiamo con mano l’umanesimo cristiano». Parole a cui fanno eco quelle del direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale Universitaria, don Marcello Iuliani: «bisogna proporre ai giovani dei testimoni credibili, affascinanti, che hanno incontrato Gesù e sono stati affascinati dalla sua bellezza e bontà. Ed allora perché non partire da Santi quali Francesco e Chiara? Essi ebbero il coraggio di trasformare la loro esistenza, perché misero al centro del proprio cuore la Persona di Gesù e così fecero scelte radicali di vita che ancora oggi ammiriamo, a distanza di 800 anni! Ci insegnano, con il loro esempio, che la santità è possibile anche per i giovani».