“Fino al 25 settembre è possibile sottoscriverne il modulo” lo ricorda l’assessore Laura Di Pietro
PESCARA – “Anche in questi giorni di piena stagione estiva, presso l’Urp del Comune di Pescara (piazza Italia 13) è possibile partecipare alla raccolta firme per l’indizione di nove distinti referendum abrogativi – ricorda l’assessore alla Partecipazione e all’Urp Laura Di Pietro -. Fino al prossimo 25 settembre si potrà, recandosi presso l’ufficio relazioni pubbliche di palazzo di città con un documento di riconoscimento, aggiungere il proprio nome ai 500mila necessari per portare i diversi quesiti dinanzi alla Corte costituzionale.
Senza entrare nel merito dei singoli referendum, penso, in qualità di assessore alla Partecipazione, che sia fondamentale che i pescaresi conoscano nello specifico i temi in esame, poiché il referendum è il principale strumento di democrazia diretta, attraverso cui l’elettore esprime direttamente la propria volontà su un tema specifico. E la decisione presa diventa vincolante. Votare ai referendum, come alle altre competizioni elettorali, non è un obbligo, ma un diritto-dovere che tutti devono poter esercitare, ed è per questo che è fondamentale anche sapere di poter firmare per richiedere l’indizione di uno dei referendum. Ci tengo quindi a ricordare che tutti i cittadini aventi diritto al voto, dal lunedì al venerdì dalle 8 e 30 alle 12 e 30, e il martedì e il giovedì anche dalle 15 e 30 alle 17, possono sottoscrivere eventualmente una o più richieste.
Nello specifico i quesiti in analisi in questi giorni sono riferiti a: abrogazione di tutta la “Legge Scuola n. 107/2015”; “Tutela della docenza e dell’apprendimento per una scuola di tutti e non del preside-manager”; “Eliminazione trivellazioni in mare”; “Eliminazione carattere strategico trivellazioni in mare”; “Tutela lavoratore dai licenziamenti”; “Eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime”; “Eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, capilista bloccati e candidature plurime”; “Superare politica delle grandi opere; “Tutela del lavoratore: esclusione del demansionamento”.