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USB Abruzzo, sit in a Pescara davanti all’Assessorato alla Salute

da Marina Denegri

Richieste un incontro per chiedere all’assessore Verì a che punto è il rilancio della sanità e quale sarà il futuro degli appalti in scadenza

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REGIONE – Riceviamo e pubblichiamo una nota del Coordinamento USB Sanità Abruzzo.

Perché per la sanità e la salute non andrà tutto bene. Con il nuovo PNRR speravamo di vedere finalmente una nuova e più giusta gestione della sanità pubblica ma a quanto pare Il DEF del mese scorso certifica che nel prossimo triennio 2021-2024 la spesa sanitaria dovrà avere una riduzione di un punto del PIL.

Cosa significa?

Che le spese per il personale sanitario e i posti letti in terapia intensiva leggermente amplificati per la pandemia non saranno mantenuti!

Abbiamo sempre sostenuto che il rilancio della sanità passa per il potenziamento dei servizi nei territori, per lo sblocco di nuove assunzioni e per la valorizzazione e il riconoscimento del lavoro di chi nel corso della pandemia ha sacrificato il proprio ruolo al pari del personale ASL, come i precari e il personale assunto dalle ditte affidatarie dei servizi in appalto.

Per questo 21 maggio saremo a Pescara davanti l’assessorato regionale alla salute (Via Conte di Ruvo, 74) a partire dalle ore 10:00, in contemporanea con decine di altre piazze italiane per rivendicare il diritto al lavoro e all’accessibilità alle cure per tutti.

Il giorno dopo, 22 maggio USB Unione Sindacale Di Base pag. nazionale promuove una manifestazione nazionale a Roma, nel rispetto delle regole per la salute, per far sentire la nostra voce ad un palazzo della politica e del potere che non ha imparato nulla dalla pandemia e vuole imporci una riorganizzazione complessiva del sistema economico fondata sugli stessi presupposti che hanno favorito il disastro sanitario e sociale che ci ha colpito.

Saremo a Roma in corteo per rivendicare un modello sanitario che sia realmente al servizio dei bisogni della popolazione e che elimini le diseguaglianze territoriali, per la reinternalizzazione dei servizi appaltati, per assunzioni stabili e l’eliminazione di qualsiasi forma di precariato”.

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