ATESSA – Inaugurata oggi, giovedì 26 settembre, ad Atessa, la prima edizione di Val di Sangro Expo. La manifestazione non poteva che aprirsi con il del Sindaco di Atessa , Dott. Giulio Borrelli, che di seguito riportiamo integralmente:
“Benvenuti!!! Permettemi di ringraziare innanzitutto tutti gli espositori, gli sponsor, gli amici sindaci. Ringrazio chi sta, su questa pedana, accanto a me….. (……) In prima fila… c’è Enzo Orfeo, vicesindaco di Atessa e assessore alle attività produttive, elemento propulsore di questa iniziativa. Ringrazio tutti i presenti, gli imprenditori, tutte le autorità, le forze di polizia.
• Oggi è una giornata importante per noi e non solo per NOI. Questo primo Expò Val di Sangro multisettrore è una novità e rappresenta una grossa opportunità per aziende e territorio.
Quando parliamo di aziende e territorio non ci fermiamo a un Comune o un campanile, ma parliamo di un’intera area produttiva, di un vasto territorio, di una provincia, di una regione.
• È un’occasione giusta e opportuna di incontro e confronto tra le aziende, un’occasione per fare sinergia, per stimolare il gioco di squadra… Ne abbiamo tanto bisogno… In questi quattro giorni di esposizione ci saranno una ventina di convegni, conferenze, momenti specifici di approfondimento di temi di interesse per i vari settori, organizzati dagli stessi espositori.
• E’ un esordio, naturalmente, una prima edizione sperimentale, che non vuol mettersi in contrapposizione con fiere che hanno una loro storia e sono altra cosa. La nostra è una iniziativa che prova a chiamare a raccolta le variegate forze produttive della Val di Sangro, che troppo spesso non trovano un punto di incontro. Per l’occasione registriamo anche l’adesione di operatori di altre regioni.
• È una grossa opportunità per aziende e territorio (in senso ampio) soprattutto in un momento di difficoltà come questo in cui non possiamo camminare divisi e pensare di andare OGNUNO per SÉ.
• Il lavoro, lo sviluppo, l’occupazione interessano tutti noi e non possono essere argomenti divisivi.
Le cose, però, vanno dette per come sono. C’è una crisi dell’Automotive, di Stellantis non della Honda, ma Stellantis è il “core business” di questa valle (una crisi che non sappiamo fino a che punto sia solo CONGIUNTURALE, come sostiene l’amministratore delegato di Stellantis).
Non siamo catastrofisti, non pensiamo alla valle della morte, come qualche aruspice di sventura profetizza.
Il calo di produzione, il dimezzamento dei veicoli che escono oggi dalla ex Sevel rispetto a prima, destano tuttavia una giustificata preoccupazione, anche per tutte le ripercussioni che hanno sull’indotto, su altre attività industriali e commerciali, sui posti di lavoro. Qui ci sono 22 mila posti di lavoro (non vorrei dire c’erano). Ventiduemila lavoratori, 22 mila famiglie.
Un ringraziamento va, naturalmente, a Stellantis Europe e a Honda Italia per aver esposto qui alcuni dei loro modelli di ultimissima generazione. Voglio ringraziare Paolo Accastello, direttore dello stabilimento Stellantis della Val di Sangro, e i top manager di Honda, qui presenti, per l’impegno che mettono nei loro stabilimenti, e insieme con i dirigenti ringrazio particolarmente tutti i lavoratori ( i 22 mila uomini e donne) che ogni giorno fanno vivere questa grossa realtà produttiva.
Il tema del ridimensionamento dello stabilimento ex Sevel-Stellantis è reale, in connessione anche con quello che accade nell’analogo stabilimento polacco.
Così come è reale il problema delle infrastrutture (che si trascina da 50 anni) e non sono mai state messe ai livelli internazionali che meritano le produzioni (tutte le produzioni, non solo l’Automotive) di questo territorio. Ci sono stati stanziamenti, negli ultimi lustri, ma spesso insufficienti e tardivi. Diverse opere (a cominciare dalla Fondovalle) devono essere completate.
Il problema degli investimenti aziendali esiste così come il problema delle infrastrutture da ammodernare e da adeguare impiegando più risorse.
A noi non interessano le chiacchiere e le polemiche. Dico solo che oggi le risorse (grazie soprattutto ai fondi europei) ci sono. Utilizziamole in modo giusto e intelligente, eliminiamo le lacune, miglioriamo le condizioni ambientali e competitive di quest’area guardando ai prossimi decenni con quella fiducia che meritano tutte le aziende che operano in questa valle.
Questa esposizione ne offre una lampante e significativa testimonianza.
Uniamo, dunque, le forze. Guardiamo agli interessi concreti delle nostre comunità.
La ricchezza e il benessere della Val di Sangro forniscono la ricchezza e il benessere di tante comunità abruzzesi e non solo abruzzesi. (Ringrazio Andrea Di Lucente, assessore alle attività produttive del Molise, che è qui con noi oggi).
Parafrasando il compianto Gianni Agnelli, dico: ciò che è bene per la Val di Sangro, è bene per l’Abruzzo e ciò che è bene per l’Abruzzo è bene per la Val di Sangro.
Questo territorio vuole essere protagonista di una nuova epoca di sviluppo.
Sulla base dell’esperienza di questa prima edizione avremo modo di riflettere e lavorare per accrescere le sinergie, per CARATTERIZZARE meglio questa iniziativa, d’intesa -auspico-con la Regione, per valutare anche la possibilità di espanderci. ( L’area circostante a questo Expò multisettoriale lo consente).
Permettetemi solo di aggiungere, prima di concludere, alcune brevi considerazioni.
• Sappiamo che c’è ancora molto da fare, si può fare, facciamolo insieme: industria, agricoltura, turismo, commercio, partiti, sindacati, Governo, Regione, Comuni.
• Cerchiamo anche di recuperare i ritardi di decenni passati e di questi ultimi anni.
• Tavares non è Marchionne. Stellantis non è più Fiat o solo Fiat. La centrale di comando non sta più a Torino e non sta in Italia. Lo sappiamo.
• I tempi sono cambiati, i mercati globali incalzano. Occorrono decisioni rapide e concrete. La Val di Sangro e l’Abruzzo hanno la possibilità di fronteggiare le nuove sfide se abbandoniamo le autogiustificazioni, le incomprensioni, le gelosie e le autocelebrazioni, se uniamo le forze per far emergere il meglio della capacità ideativa, produttiva, lavorativa, che tutti insieme sappiamo esprimere e possiamo esprimere. Si può fare!
W la Val di Sangro, W l’Abruzzo. Buon lavoro a tutti!”.
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