Il confronto promosso dalla Cna con imprese, sindaci e banche locali
PESCARA – Le preoccupazioni e le richieste delle piccole imprese e degli artigiani della Val Pescara al mondo della politica, delle istituzioni e delle banche, delle piccole imprese e degli artigiani, sono state al centro dell’incontro tenuto nella sala Carol Wojtyla di Manoppello nei giorni scorsi, per iniziativa della Cna provinciale. All’incontro hanno preso parte, con decine di piccoli imprenditori del comprensorio, sindaci e assessori dei Comuni di Manoppello, Lettomanoppello, Serramonacesca Scafa, Abbateggio, Alanno, San Valentino e Tocco da Casauria, oltre ai rappresentanti del mondo bancario (Alberto De Amicis della Caripe; Marco Paolantonio della Bls; Nicola Di Simone di Serfina Banca), e al direttore di Fidimpresa Abruzzo (confidi del sistema Cna), Adriano Lunelli.
Introducendo i lavori, il direttore della Cna di Pescara, Carmine Salce, si soffermato sulla situazione economica della provincia pescarese e sulla difficoltà di accesso al credito da parte delle piccole e piccolissime imprese. Lunelli, da parte sua, ha invece ha delineato le criticita’ che segnano in questo momento il rapporto tra gli istituti di credito e gli organismi di garanzia del mondo delle imprese. I rappresentanti delle banche presenti, da parte loro, hanno invece sottolineato i problemi che l’attuale condizione del mercato finanziario comporta, soprattutto alla luce dell’emissione, da parte dello Stato, di titoli dal rendimento fuori controllo che portano, inevitabilmente, ad una impennata dei tassi d’interesse dei prestiti concessi a imprese e famiglie. Ed espressioni preoccupate, ancora, sono arrivate dagli amministratori locali presenti, alle prese con la difficile condizione dei bilanci pubblici; a loro, Cna e imprese hanno chiesto uno sforzo straordinario per la riduzione dell’impatto della burocrazia e nell’accelerazione dei tempi di pagamento delle forniture di beni e servizi. Alle banche, infine, e’ arrivato l’impegno a condividere con i confidi l’assunzione del rischio nell’erogazione di credito alle imprese, oltre a condizioni migliori da praticare verso piccole e micro imprese.