All’atto della verifica, volta ad accertare la regolarità della gestione delle acque di prima pioggia, i militari hanno rilevato che, già da diversi anni, la ditta non risultava essersi dotata di alcun sistema di gestione delle acque meteoriche sul vasto piazzale ricompreso nel proprio stabilimento e in corrispondenza del quale venivano movimentati e stazionavano i prodotti della lavorazione.
Detti prodotti, a contatto con la pioggia e gli elementi patogeni, originavano significativi quantitativi di acque reflue inquinate che, in ragione della mancanza della predisposizione all’allacciato fognario e dell’assenza di un alternativo sistema di canalizzazione e depurazione, configuravano l’ipotesi di tracimazione nelle limitrofe aree pubbliche per un successivo convoglio nei canali delle acque bianche comunali, confluenti a loro volta in un fosso collegato direttamente al mare e privo di ogni passaggio depurativo.
Per il concreto rischio di spargimento di sostanze pericolose alla luce dell’accertamento di scarichi di acque reflue industriali non autorizzati, è scattata la segnalazione del titolare della Società all’Autorità Giudiziaria, oltre all’imposizione di stringenti prescrizioni asseverate dall’ARTA, necessarie per poter continuare la regolare attività produttiva: tra queste, la realizzazione di un adeguato impianto di raccolta delle acque reflue industriali, o l’installazione di un idoneo sistema di trattamento delle acque per l’avvio delle stessa all’iter depurativo necessario a contenere i rischi di dilavamento delle sostanze pericolose lavorate.
“Il pieno recupero ambientale della Val Vibrata – afferma Claudio Bernetti, Comandante della Capitaneria di porto di Giulianova che sovrintende l’intera costa teramana – costituisce la sfida più importante per le amministrazioni che, come la Guardia Costiera, operano per questa costa e hanno a cuore l’ambiente. L’attenzione resterà alta e i controlli continueranno per garantire un adeguato livello qualitativo delle acque; elemento cruciale per una ampia serie di attività produttive e nevralgiche per l’intero comparto marittimo costiero teramano, come la pesca e il turismo balneare”.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter