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Valanga sul Gran Sasso, morto un sacerdote polacco

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L’AQUILA – Un uomo polacco è morto sotto una valanga che ha colpito il versante aquilano del Gran Sasso: a dare l’allarme è stato un suo connazionale, sfuggito alla slavina. La vittima è padre Jacek Oniszczuk, 51 anni, direttore del Dipartimento di Teologia Biblica della Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Nove persone, tra Soccorso alpino della Guardia di finanza e Corpo nazionale soccorso alpino, hanno raggiunto a piedi la zona di Pizzo Cefalone per soccorrere i due. L’utilizzo dell’elicottero era impossibile a causa del vento forte. L’uomo rimasto fuori dal manto nevoso era visibile dal piazzale di Fonte Cerreto e i soccorritori, che si sono messi in contatto con lui per telefono, lo hanno invitato a non muoversi per fungere da riferimento visivo, come spiegato dal maresciallo del Sagf Paolo Passalacqua.

Nel frattempo era stata richiesta la fotocellula dei vigili del fuoco, un modulo su ruote ad alta potenza che, posizionato dalla base della funivia, sarebbe servito a fornire più luce alla zona, visto che il sole era tramontato molto presto. Richiesta anche l’unità cinofila di ricerca in valanga delle Fiamme Gialle. Purtroppo alla fine il sacerdote è stato rinvenuto privo di vita.

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