Si è ripetuto, a distanza di 8 giorni.
Dopo il comizio a sorpresa in Piazza della Rinascita, in cui, tra le tante invettive, aveva preso di mira la statua di Toyo Ito, domenica l’oggetto delle sue critiche è stato il “Ponte del mare”. Lorenzo Valloreja, leader della lista civica “Semper fidelis luci” ha scelto dunque di porre un tavolino nei pressi del porto turistico già dalla tarda mattinata, per avere un contatto diretto con i cittadini.
Poco dopo le 16, ha preso il microfono ed ha iniziato a cercare il dialogo con la discreta folla di pescaresi che ha approfittato della giornata festiva per compiere una delle prime passeggiate sulla nuova ed elegante zona pedonale limitrofa al porto turistico.
“E’ un’occasione persa”, ha spiegato così il suo pensiero; “avrei visto bene quel ponte come un collegamento carrabile, che avrebbe consentito di smaltire bene il traffico di Pescara”.
Inoltre vorrei soffermarmi su un altro aspetto: pare infatti che una parte dei soldi (all’incirca un milione e mezzo di euro) che finanziano l’opera, sia frutto di una donazione da parte di imprenditori locali.
Io sono del parere che, anche qualora non vi sia uno scambio di favori dietro questa donazione, sia buona regola per gli amministratori evitare il sospetto dei cittadini. La trasparenza non è un optional nella vita politica di tutti i giorni”.
Il suo discorso è stato interrotto da uno scambio di vedute con Edvige Ricci, noto esponente cittadino della sinistra ambientalista, che si trovava a passare in quel tratto di riviera e che non ha condiviso i modi e i contenuti della protesta di Valloreja.
Oltre al comizio, il pomeriggio mite di ieri ha fornito anche l’occasione per gli appartenenti alla lista “Semper fidelis luci” di illustrare il proprio programma e di sottoporre un questionario ai cittadini per conoscerne il parere.
Valloreja ha anche aggiunto che non si fermerà qui e che continuerà a fare comizi nei prossimi giorni cercando il contatto con la gente comune.