Purtroppo l’apertura della pista ciclabile all’interno della Riserva Borsacchio, senza gestione e controlli organici, ha causato l’arrivo dei “Vandali” .
Spiega Marco Borgatti:
“La prima segnalazione è stata fatta il 13 Agosto 2018 al Comune di Roseto ed al comando dei Vigili Urbani con foto ed indicazioni di strutture presumibilmente abusive , bivacchi, campeggi con fuochi e versamento di rifiuti di ogni genere all’interno dell’area protetta. La segnalazione è stata ignorata.
I “Vandali” spesso utilizzano la pista ciclabile con mezzi a motore, segnalati, che parcheggiano o lungo la pista ciclabile o perfino in spiaggia.
Nel 2018 abbiamo segnalato ufficialmente al comune di Roseto la presenza in quelle zone di Fratini e Gigli di Mare. Specie di Flora e Fauna a rischio d’estinzione e pesantemente tutelati da tutte le fonti del diritto, a partire dal piano spiaggia del comune, passando per l’ordinanza balneare regionale fino a due direttive europee e leggi di conversione.
Questa mattina purtroppo i vandali hanno compiuto uno scempio. Resti di fuochi notturni ed un tappeto di bottiglie rotte davanti una di queste casette abusive posta a 300 metri a nord del Lido D’Abruzzo.
Inutile ricordare l’incredibile numero di normative che vietano questo. Il buon senso dovrebbe naturalmente imporre il rispetto della natura in un tratto di spiaggia protetto e la civiltà dovrebbe indicare di non causare pericoli agli altri fruitori che dovranno sperare di non ferirsi nei tappeti di vetri.
Rifiuti che ogni anno togliamo a mano , in 3 pulizie organizzate, ma rimuovere vetri frantumati dalla spiaggia è molto difficoltoso e richiederà a noi volontari uno sforzo incredibile ed una uscita apposita.
Oggi abbiamo inviato formale segnalazione alla Regione Abruzzo, ai Forestali, alla Guardia Costiera , ai Vigili ed al Comune e se anche questa cadrà nel vuoto ci rivolgeremo alle autorità superiori segnalando la situazione.
Il danno che stanno arrecando è enorme. L’immagine della Riserva è a rischio e si sta compromettendo la presenza di specie protette che risultano vitali anche per l’assegnazione della bandiera blu.
Auspichiamo che il Comune si decida ad intervenire”.
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