Home » Attualità » Vasche anti-esondazione del fiume Pescara: la nota di D’Alfonso

Vasche anti-esondazione del fiume Pescara: la nota di D’Alfonso

da Redazione

vasche anti esondazione fiume pescara

PESCARA – “Se la piena del fiume Pescara non ha prodotto danni è stato grazie alla realizzazione delle vasche di laminazione, finanziate nel 2015 dalla giunta regionale che presiedevo con 57 milioni di fondi Cipe. L’opera fu da me fortemente voluta nella mia veste di Commissario straordinario delegato per l’attuazione dell’intervento di mitigazione del rischio idrogeologico, incarico che avevo ricevuto dal governo nel luglio del 2014.

I benefìci prodotti da quest’opera strategica, che rappresenta il più grande intervento di difesa idraulica mai realizzato in Abruzzo, consistono nella sensibile riduzione, a valle, delle aree esondabili. In corrispondenza della foce gli effetti delle vasche di laminazione si traducono in una sostanziale riduzione del 40% delle aree soggette ad allagamento.

In termini di pericolosità idraulica, nella città di Pescara, sono state ridotte del 25% le aree perimetrate come P3 (elevata) e P4 (molto elevata) dal Psda (Piano stralcio difesa alluvioni). Va ricordato che il fiume Pescara (lungo 170 km) è alimentato dal bacino idrografico più esteso dell’Abruzzo (3125 km²) e nel tempo ha subìto una notevole pressione antropica che ha portato all’occupazione delle aree golenali e alla riduzione degli spazi utili per la difesa contro il rischio idraulico e idrogeologico.

Le aree limitrofe a Pescara sono fortemente sensibili agli effetti di allagamenti, come quello accaduto nel dicembre 2013, palesando criticità e fragilità territoriali che arrecano forte nocumento e allarme sociale all’intera comunità”.