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Vasto, Del Prete su aumento imposta insegne

da Redazione

Per il consigliere comunale “É una vessazione irriguardosa la decisione dell’amministrazione Lapenna di aumentare in maniera sproporzionata ed ingiustificata l’imposta comunale sulle insegne”

VASTO (CH) – Nicola Del Prete, consigliere comunale indipendente di Vasto interviene con una nota  sulla decisione  di aumentare  l’imposta comunale sulle insegne e   giudica negativo il provvedimento della giunta ribadito con l’approvazione del regolamento dalla maggioranza di centrosinistra in Consiglio comunale.

Recita il suo comunicato:“Il regolamento insegne avrebbe dovuto puntare sulla riqualificazione del tessuto urbano, con indicazioni di carattere architettonico ed urbanistico perché le insegne migliorassero l’estetica della città. Invece, purtroppo, è stata l’occasione da parte di Lapenna e soci di tassare, tassare ancora di più i possessori di partita iva, in un momento in cui la crisi sta mettendo in ginocchio numerose attività cittadine. Il sindaco a fine anno ha comunicato alla città che le attività commerciali a Vasto aprono. Sì, molte per la disperazione perché non c’è lavoro ed allora si cerca la strada della fortuna attraverso l’apertura di negozi che dopo un anno sono costretti a chiudere proprio perché non si riesce a far fronte alle tasse, alle imposte che lo Stato, le Regioni, i Comuni impongono e pretendono attraverso azioni che diventano quasi persecutorie da parte di società preposte a farti pagare anche l’aria che respiri. Credo che l’amministrazione Lapenna abbia perso l’ennesima occasione per dimostrare di voler essere dalla parte dei commercianti. Approvare un regolamento inteso a fare cassa non è stata una iniziativa lodevole. Tutt’altro. Al commerciante si chiede, oltre all’aumento della tariffa, in alcune zone del 150%, anche l’attivazione di procedure che richiedono spese aggiuntive per progettare e protocollare le proposte. Ed allora non meravigliamoci se a Vasto cominceremo a vedere sempre di più insegne posizionate al contrario. Magari prima o poi, per regolamento, Lapenna deciderà di tassare anche queste. La nostra fortuna è che ha poco più di un anno di tempo per farlo e vista la lentezza della sua amministrazione, forse questo pericolo lo scampiamo!”.

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