Ricco il programma con iniziative culturali al fianco delle processioni storiche della Sacra Spina, del Cristo morto e dell’Addolorata
VASTO – “Con la Festa della Sacra Spina in programma domani ha avvio la Settimana Santa che, con i suoi riti che affondano le radici in un passato anche molto distante da noi, rappresenta un annuale appuntamento con la tradizione che va valorizzato sotto molteplici aspetti”. Il sindaco Francesco Menna commenta la realizzazione, per il secondo anno consecutivo, di un calendario complessivo in cui accanto alle processioni storiche della Sacra Spina, del Cristo morto e dell’Addolorata troveranno spazio iniziative realizzate a cura delle associazioni culturali cittadine.
Nel tardo pomeriggio della domenica delle Palme, alle ore 19:15, tornerà la Via Crucis e Passione Vivente realizzata dall’associazione culturale “Principe de Curtis” presso la Chiesa di Santa Maria Maggiore.
Giovedì 28 marzo, giovedì santo, il Coro Polifonico Histonium ‘Bernardino Lupacchino dal Vasto’ promuoverà l’evento “Preghiera in Canto agli Altari della Reposizione” in due successivi momenti: alle ore 21:00 presso la Chiesa di Santa Filomena e alle ore 22:00 presso la Chiesa della Madonna del Carmine.
Il venerdì santo, alle 21:30, presso la Chiesa di Santa Filomena, tornerà l’antico rito dell’Ufficio delle Tenebre, con il contributo del Coro Polifonico Stella Maris. Gli eventi culmineranno nella celebrazione pasquale che l’Arcivescovo Bruno Forte presiederà presso la Concattedrale di San Giuseppe.
“Questo calendario – ha proseguito l’assessore alla Cultura Nicola Della Gatta – è il risultato di un lavoro di squadra portato avanti con i diversi parroci della città, con il Coordinamento delle Confraternite Vastesi guidato dal Presidente Antonio D’Annunzio, e con numerose realtà associative culturali vastesi, che meritano sincera gratitudine. Il patrimonio culturale non consta solo di monumenti e collezioni artistiche ma anche di tutte le tradizioni vive trasmesse dai nostri antenati: espressioni orali, incluso il linguaggio, arti dello spettacolo, pratiche sociali, riti e feste, conoscenza e pratiche concernenti la natura e l’universo, artigianato tradizionale. Questo patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e la sua comprensione aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere; è per questo che valorizzare i riti della Settimana Santa significa investire sulla comunità”.