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Vasto, “Ritorno alle Radici. Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute”

da Redazione

Oggi,a Palazzo d’Avalos, la presentazione del libro di Sandro e Maurizio Di Massimo

copertina-libro-ritorno-alle-radici-aboca-edizioniVASTO (CH) – Oggi,sabato 5 novembre, alle ore 17.00,a  Palazzo d’Avalos,in  Piazza L. V. Pudente, a Vasto verrà presentato il libro “Ritorno alle Radici” di Sandro e Maurizio Di Massimo, due abili esperti di botanica ed erboristeria, da Aboca Edizioni in collaborazione con l’Erboristeria Lo Speziale e con il patrocinio del Comune di Vasto.

Il Timo, l’Origano, la Menta, il Ginepro comune presentano proprietà stomachiche e digestive. Altre, come il Tarassaco, la Bardana, il Carciofo, il Rosmarino, la Lattuga selvatica, l’Ortica, la Parietaria si contraddistinguono per le loro virtù disintossicanti, depurative, toniche e rigeneranti.

Molte erbe di campo, tra cui la Cardogna, il Caccialepre, la Radicchiella contengono poi principi amari che svolgono un’azione digestiva e stimolante, mentre piante e frutti selvatici ricchi di sostanze antiossidanti sono capaci di contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi: Aglio, Aspraggine, Crespigno, Giuncolina, Prugnolo.

Il libro Ritorno alle radici. Le piante spontanee per l’alimentazione e la salute è un manuale agevole e di facile consultazione, che vuole avvicinare i lettori alla conoscenza delle numerose piante spontanee commestibili e facilmente reperibili nelle nostre campagne.

Gli autori Sandro e Maurizio Di Massimo (il primo biologo-etnobotanico, il secondo erborista di indirizzo spagirico e ayurvedico) intendono stimolare il ritorno all’uso di piante selvatiche di lunga tradizione che costituiscono una preziosa e grande risorsa nutrizionale e culturale, e giocano un ruolo chiave nella salvaguardia della salute.

Ciò, attraverso un necessario “ritorno” ai saperi e ai sapori tradizionali, con le piante intese non solo come nutrimento ma anche centro di miti, simbologie e rituali oltre che fonti inesauribili di principi attivi e benefici.

Numerosi gli usi tradizionali delle erbe che si evincono dalla lettura del testo, e le tante “curiosità”. Rispetto ai numeri, basta considerare che su circa 300.000 piante solo una percentuale tra lo 0,5 e il 10% è stata finora accuratamente studiata, e quindi tante “scoperte” sono ancora possibili.

Oltre agli aneddoti storici, il volume offre un aiuto concreto e tanti preziosi suggerimenti pratici su come utilizzare e rendere, quindi, più salutare, originale e vivace la cucina grazie a piante dai nomi arcani ma conosciutissime fin dalla notte dei tempi, come le radici di crespigno, i fusti più teneri dello scolimo, le foglioline della portulaca.

L’alimentazione delle generazioni passate era, infatti, caratterizzata dalla scarsità di prodotti animali e dall’abbondanza di erbe e frutti selvatici; d’altro canto, i cibi di origine vegetale hanno spesso rappresentato l’unica alternativa capace di assicurare il minimo necessario alla sopravvivenza.

All’appuntamento odierno saranno presenti gli  autori Sandro e Maurizio Di Massimo e il giornalista Alberto Pancrazi che modererà l’incontro.

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