Vasto, Polizia Municipale: la verità su quanto accaduto il 16 settembre

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VASTO (CH) – In un comunicato la Polizia Municipale di Vasto precisa meglio gli episodi citati da un cittadino  che aveva protestato contro presunte infrazioni al codice della strada da parte di veicoli della polizia municipale stessa , della Polizia di Stato o dei Carabinieri. Si legge nella nota:

Lo scorso 11 settembre un cittadino vastese, sig. Enrico Di Tullio, inviava una lettera a mezzo posta elettronica al Responsabile della polizia municipale di Vasto, al vice Sindaco, alla redazione de Il Centro e ad altri organi di informazione locali e portali on line.Tale lettera veniva ripresa dal quotidiano Il Centro, nelle pagine di cronaca locale, qualche giorno dopo, con un articolo che titolava “Vigili urbani, troppe infrazioni stradali”. A seguito della lettera, il sig. Di Tullio veniva invitato negli uffici del Comando per fornire informazioni più precise in merito agli episodi da lui citati ed oggetto della sua protesta, in modo da poter verificare la fondatezza dei suoi rilievi.

Veniva avviata una indagine, condotta dal ten. Antonio Di Lena, al termine della quale è emerso quanto segue:

1) La manovra compiuta dall’autovettura della polizia municipale alle ore 12.30 del 10.9.2012, una lamentata inversione ad “U” su un tratto rettilineo della Circonvallazione Histoniense, è stata compiuta nel rispetto delle regole del Codice della Strada, senza arrecare alcun pericolo alla sicurezza della circolazione e senza violare alcuna norma. Si ricorda, infatti, che secondo l’art.154 co.6 del Codice, “L’inversione del senso di marcia è vietata in prossimità o in corrispondenza delle intersezioni, delle curve e dei dossi”, dunque non in via assoluta e soprattutto non nel caso lamentato dal sig. Di Tullio, perché non ci sono in quel punto della Circonvallazione Histoniense incroci, curve o dossi. Per giunta, la manovra è stata compiuta senza arrecare alcun pericolo, come riconosciuto successivamente dallo stesso sig. Di Tullio.

2) Su altre manovre presunte dei veicoli della polizia municipale, della Polizia di Stato o dei Carabinieri, descritte come spericolate, lo stesso sig. Di Tullio non ha saputo fornire elementi certi per poterne verificare la fondatezza.

Alla luce di quanto emerso, è possibile rispondere alle domande formulate dal sig. Di Tullio nella sua lettera:

– la legge è uguale per tutti, sempre e in qualunque circostanza;
– nessun abuso di potere è stato perpetrato nel caso di specie;
– i cittadini possono e debbono rispettare il codice della strada e le regole in genere, perché anche chi è chiamato a farle rispettare lo fa; quando questo non avviene, il responsabile ne risponde secondo legge;

– ognuno di noi è chiamato a dare il buon esempio, nessuno escluso e nessuno meno di altri;
– il rispetto dei cittadini per le forze dell’ordine è necessario per una serena convivenza civile ed è testimoniato ogni giorno da milioni di italiani; le eccezioni non fanno che confermare la regola.

In conclusione, il sig. Di Tullio è evidentemente incorso in un errore di valutazione, ritenendo errata una manovra compiuta da un veicolo della polizia municipale che invece risultava corretta. Da lì si è forse lasciato andare ad una polemica gratuita contro la polizia municipale che, francamente, risulta ingiustificata. Resti sereno e non si preoccupi di ritorsioni di alcun tipo: non ne ha ricevute e non ne riceverà assolutamente. Tuttavia rifletta maggiormente prima di lanciare accuse su uomini e donne che vestono una divisa perché, anche sbagliando in buona fede, può arrecare danno alla reputazione e all’immagine di onesti e corretti operatori, che non lo meritano.

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