Tra i presidi Slow Food della Regione Abruzzo c’è anche la lenticchia di Santo Stefano di Sessanio, tipica dell’area pedemontana del Gran Sasso d’Italia. Piccola, di forma tonda e appiattita e di colore marrone-violaceo, decisamente più scuro rispetto ad altre varietà. Le sue origini sono molto antiche. Citata già nel X secolo in alcuni documenti monastici, portata avanti dalla Signoria dei Medici, dopo l’Unità d’Italia compare in alcune fonti come prodotto tipico e ali giorni nostri é al centro delle attenzioni di un Consorzio, nato apposta per preservarla.
La lenticchia di Santo Stefano di Sessanio é caratterizzata da un basso contenuto di lipidi, bilanciato da un alto contenuto proteico e si presta a varie ricette. Vi proporremo oggi quella della vellutata di lenticchie. Un primo piatto semplice, facile e veloce da preparare e composto da ingredienti sani e nutrienti.
Per dare alla vellutata di lenticchie un sapore più deciso, si possono aggiungere spezie come il cumino e coriandolo oppure verdure come carote, sedano, e aglio. Per renderla più cremosa si consiglia l’aggiunta di patate o piselli.
TUTTI LE RICETTE DI ABRUZZONEWS
• 300 g di lenticchie secche
• 100 g di pomodorini
• 100 g di carote
• 80 g di cipolle
• 1 spicchio d’aglio
• 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
• Sale q.b.
• Pepe bianco q.b
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