Presenteranno il loro nuovo doppio album “Wow”
PESCARA – I Verdena saranno in concerto al PalaElettra2 di Pescara venerdì prossimo: l’attesa è enorme e già si parla dell’avvenimento rock dell’anno in Abruzzo. Sarà questa l’unica data del tour che toccherà la nostra regione.
La band ha di recente pubblicato il nuovo doppio cd “Wow” accolto entusiasticamente da critica e pubblico.
La tappa di Pescara ha registrato un successo incredibile: è andata esaurita la quota di biglietti messa a disposizione in prevendita, ma sarà possibile acquistarne altri la sera del concerto al botteghino che aprirà alle 20 (i cancelli invece alle 21). Il live sarà aperto dai Sad Side Project.
Da non perdere anche l’aftershow al Wake Up con ingresso gratuito per i possessori del biglietto dei Verdena.
Sono ben 27 le canzoni che compongono “Wow”: un vero e proprio compendio di come si dovrebbe intendere la musica oggi. Anti commerciale, eterogeneo al massimo, una varietà di suoni incredibile, cambi di ritmo sempre stupefacenti, ma soprattutto tantissimi generi messi dentro.
Un disco difficile? Forse, ma in realtà non si fa fatica a gridare al capolavoro: la genialità dei Verdena sta proprio nel fatto di saper stupire. Chi ascolterà “Wow” si troverà di fronte ad una vera e propria opera musicale. C’è tutto al suo interno: dal rock, al folk, alla psichedelia, a sonorità alla Beatles, al grunge rock, mai dunque la possibilità di annoiarsi, ma sempre pronti canzone dopo canzone a rimanere attoniti!
A “Requiem” (2007) era seguito un lungo tour dopo il quale arrivò la scelta di eclissarsi ed isolarsi, abitudine già consona al gruppo, che si è chiuso di nuovo in sala di registrazione ai piedi del Monte Misma nel loro Henhouse Studio, per dare un seguito proprio a quell’album già da più parti giudicato inarrivabile in quanto a bellezza. Il lungo ed estenuante lavoro di produzione ha invece generato “Wow” che è riuscito nell’impresa assolutamente non facile di superare i livelli raggiunti proprio con “Requiem”.
Questo sembra essere quasi un nuovo inizio per i Verdena: “Wow” disorienta, ma nell’accezione più positiva del termine. Il suo grande merito? Quello di non scegliere una direzione musicale precisa da seguire, ma di sembrare quasi un viaggio interminabile, un lungo lunghissimo cammino alla fine del quale si rimane estasiati!
È un mondo a parte quello di “Wow”: vietato chiedersi il perché di determinate scelte, bisogna solo lasciarsi trasportare, carpirne ogni piccolo momento e comprendere di avere fra le mani uno di quei gioielli che raramente negli ultimi anni abbiamo trovato nel panorama italiano.
Lasciatevi conquistare da questa vera e propria scheggia impazzita, non cercate schemi o ragioni: “Wow” è tutto questo, un marasma musicale che vi lascerà senza fiato.
Sarà difficile decifrarlo, ma se ne rimarrà ammaliati, anzi stregati: se cercate il fascino e la genialità di una band che ama ogni volta riscrivere la sua storia eccolo!
Difficile anche provare ad individuare un brano che possa riassumere il senso dell’intero lavoro: bisogna prendere tutte le 27 canzoni, esaminarle considerandole episodi singoli di un’intera storia a puntate. Tanti gli ingredienti presenti in una miscela la cui ricetta ha un solo nome: Verdena. Melodia e rumore si intrecciano senza mai rivaleggiare, accostandosi l’una all’altro stupendamente, spruzzate di pianoforte, synth e psichedelia anni ’60 vanno a fare compagnia al più immediato rock.
I testi sono fascinosi, eterei, a volte incomprensibili, a volte più assimilabili anche ad uno stile Battisti-Mogol come da più parti si è detto.
Fra i brani ci piace citare il singolo di lancio “Razzi arpia inferno e fiamme”, un incredibile folk che tutto ha nei suoni fuorché quelli tipici di un singolo apripista per un disco, la meravigliosa canzone di apertura, la beatlesiana “Scegli me”, “Mi coltivo”, strano e riuscito incontro fra Pink Floyd lisergici e Queens of the Stone Age, le due parti di “Sorriso in spiaggia” divise fra un tocco di prog e qualcosa di Battisti e Beach Boys.
“Grattacielo” è il pezzo più affascinante, una ballata molto sixties che regala emozione.
Un disco fuori di testa? Forse ma un capolavoro assoluto: non si è mai sicuri ascolto dopo ascolto di averne scoperto tutti i segreti, ma ogni volta si può rapire l’immensa bellezza di ogni suo singolo aspetto.
28 gennaio: una data da segnare per chi non vorrà perdere la possibilità di vedere all’opera il gruppo per cui ogni definizione cade in partenza: follia e genialità vanno a braccetto, i Verdena sono un mondo a parte nel vasto panorama rock, ma oggi ne rappresentano il volto più camaleontico e fascinoso!