TERAMO – Sabato 30 luglio l’Associazione “I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” sarà ospite dell’antico borgo di Castelli, per l’undicesimo evento di avvicinamento al 14° Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia.
Conosciuta in tutto il mondo per la produzione delle ceramiche, iniziata nel Medioevo, Castelli si presenta adagiata alle pendici del Gran Sasso e sorretta da un’imponente arcata in pietra. Favorita da questa posizione e dalla vicinanza di cave di argilla e corsi d’acqua, nel tempo ha costruito la sua fortuna proprio sulla produzione delle ceramiche e in modo particolare delle maioliche. Il soffitto della chiesa di San Donato con il meraviglioso soffitto maiolicato, unico in Italia, ne offre la più alta espressione, tanto da spingere Carlo Levi nel 1963 a definire la chiesa “la cappella Sistina della maiolica”.
Tema della giornata sarà, dunque, l’artigianato dei ceramisti, che i sindaci e gli amministratori dei Borghi dell’Associazione potranno ammirare innanzitutto nella visita del “Presepe monumentale”, esposto presso l’Istituto Statale d’Arte “F.A.Grue”; l’installazione, composta da 54 statue in ceramica a grandezza naturale, è frutto di un progetto realizzato in dieci anni, dal 1965 al 1975, proprio dagli allievi e dai docenti dello stesso istituto.
Suggestivo e ricco di storia, il presepe, insieme al museo delle ceramiche e alla Mostra mercato dell’artigianato, giunta alla 58a edizione, rappresentano la carta d’identità del borgo teramano, che ha tenacemente continuato a realizzare vere e proprie opere d’arte con i prodotti del suo territorio, l’acqua e l’argilla.
“Un’identità – sottolinea Antonio Di Marco, Presidente dell’Associazione “I borghi più belli d’Italia in Abruzzo e Molise” – che oggi più che mai merita un riconoscimento ancora maggiore, all’interno della nuova logica del turismo sostenibile e di ritorno. Comprendere e rendere evidenti le produzioni locali, non solo agli abruzzesi ma agli italiani, significa presentare la possibilità di una nuova industria, che non costringe più ad allontanarsi dai luoghi di origine, ma a restare per investire. La rivalutazione dei laboratori deve essere uno degli obiettivi da tenere in considerazione per ricreare una vita lavorativa a misura d’uomo, che la frenetica richiesta di prodotti di massa omologati purtroppo ha annientato, a vantaggio di un guadagno più veloce e certamente inferiore di qualità. Nella visita alla bottega di ceramiche più antica di Castelli l’esperienza di realizzare un manufatto renderà visibile esattamente la differenza tra la produzione asettica industriale e la creazione di un prodotto unico artigianale”.