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#VersoPescara2027, incontro-dibattito sul futuro della città

da Redazione

verso pescara 2027Giovedì  prossimo all’Aurum  il primo dei momenti di condivisione del lavoro che il Comune di Pescara e il Dipartimento di Architettura stanno portando avanti

PESCARA – Giovedì 2 luglio dalle ore 10 in poi all’Aurum avrà luogo il primo momento di confronto pubblico del lavoro che il Comune di Pescara e il Dipartimento di Architettura stanno conducendo nell’ambito del Protocollo d’intesa firmato a marzo. L’iniziativa vuole essere la prima visibile risultanza dell’intesa, ma anche il primo dei momenti di condivisione che protocollo prevede, affinché il lavoro che ne rappresenta l’orizzonte possa restare e segnare il cammino che conduce ad un determinante anniversario della stori cittadina, il primo secolo di vita. Cinque sono I e fasi dell’intesa che conducono a tale obiettivo: l’elaborazione di una VISION sulle strategie di trasformazione urbana della città di Pescara; la redazione di DOSSIER di approfondimento su specifiche tematiche scientifiche a cura dei singoli gruppi di ricerca del Dipartimento; la condivisione in FORUM pubblici di discussione con tutti i soggetti portatori d’interesse; la costruzione, attraverso una SUMMER SCHOOL di progettazione urbana su 10 e più aree strategiche; la pubblicazione di LIBRO riassuntivo di tutto il lavoro svolto.

“Abbiamo voluto chiamare l’evento #VersoPescara2027 perché nel 2027 Pescara compirà 100 anni – spiega il sindaco Marco Alessandrini – Siamo una città giovane che deve pensare al suo futuro. Da sindaco vorrei, avendo questo supporto scientifico dell’Università, aprire un dibattito serio con le forze politiche, creative ed economiche e con la città per ragionare se siamo d’accordo a pensare a quali sono i luoghi strategici di Pescara e a come trasformarli perché la città cresca. Da qui l’intesa con l’Ateneo, nata per offrire una base su cui elaborare progetti e idee da realizzare. Siamo partiti da alcuni concetti chiave: il consumo zero di suolo, la mobilità dolce, la smart city, la città metropolitana, la Macro Regione Adriatico Ionica e le reti naturalistiche, basi di partenza per mettere insieme alcune idee sulle possibili trasformazioni urbanistiche necessarie a portare Pescara al suo primo secolo di vita consapevole della sua vocazione. Non si tratta di mettere in piedi cattedrali nel deserto: in quanto sindaco il mio ruolo è protempore; l’idea è proprio quella di mettere insieme tutti e provare a lavorare insieme, per evitare sovrapposizioni, doppioni, cose che chi viene dopo sfascia perché non ci si riconosce. Insomma, un cammino aperto e collaborativo sul futuro della città a cui chiamiamo a partecipare oltre alla città, tutte le forze politiche, le forze economiche, imprenditoriali, le categorie, gli ordini, le istituzioni locali, ma anche quelle geograficamente vicine, perché questo sviluppo sia di intesa vasta e tenga conto anche dell’area vasta in mezzo a cui deve esprimersi. Se lavoreremo bene il risultato sarà una città attrattiva, creativa, inclusiva, sportiva, dinamica come Pescara è stata dal suo primo giorno di vita”.

“Giovedi all’Aurum si terrà dunque un momento importante di questa road map perché le forze attive della città (associazioni, operatori economici, studenti, forze politiche, ordini professionali, cittadini, etc.) sono chiamate a partecipare ad una sorta di revisione work in progress – aggiunge il direttore del Dipartimento di Architettura, il professor Paolo Fusero – Immagino che ci saranno osservazioni, suggerimenti e anche critiche costruttive che aiuteranno ad affinare il lavoro che il Comune e l’Università stanno conducendo. Questi momenti di confronto si ripeteranno anche dopo l’estate, ponendo in essere un modello partecipativo che porti ad un’idea condivisa della città del futuro. Pescara nel 2027 compirà 100 anni. Una città giovanissima, ma che deve pensare per tempo a come stare al passo con i tempi. Ecco perché il migliore dei regali che potremmo farle è di costruire, tutti insieme, ognuno con le proprie competenze, un’idea del suo futuro innovativa, inclusiva e soprattutto sostenibile. Una “Smart City Adriatica” con le carte in regola per vincere le impegnative sfide di competitività territoriale che la attendono”.

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