I commenti di Pezzopane e delle sigle sindacali Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl
L’AQUILA – “Una vertenza difficile, quella dei 32 lavoratori del CUP della ASL, che si è conclusa positivamente grazie all’impegno dell’UGL con Giuliana Vespa in prima fila, all’appoggio della CGIL e all’unità dei lavoratori”.
Lo dichiara la senatrice PD Stefania Pezzopane, che nei giorni scorsi aveva assunto una posizione molto netta, insieme al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente, per la tutela dei posti di lavoro.
“L’intera vicenda è stata condotta in maniera superficiale della ASL, che ha lanciato un segnale davvero strano ed inquietante. Che bisogno c’era- prosegue la senatrice- di licenziare i 32 lavoratori, paventando la trasformazione dei loro contratti a tempo determinato e perché imporre un periodo di prova? E’ un modo di procedere grave ed antisindacale.
A questo proposito ho inoltrato una richiesta di accesso agli atti alla Asl di Chieti per verificare come è stata gestita l’intera vicenda dell’appalto. Voglio comprendere quali sono le ragioni dell’iniziale scelta del licenziamento, su cui poi fortunatamente si è fatto dietrofront.
L’intera vicenda mette in luce, ancora una volta, le carenze gestionali del Direttore generale e diventa sempre più urgente un suo avvicendamento“.
Si legge nella nota di Cgil Fp, Cisl Fp, Uil Fpl
Dopo mesi di trattative finalmente si è fatta giustizia per i lavoratori del CUP di L’Aquila
Ieri, finalmente, è stato raggiunto l’accordo per i 32 lavoratori del CUP di L’Aquila, che sono stati riassunti dalla nuova società vincitrice dell’appalto, GPI di Trento, con contratto a tempo indeterminato. Un boccata d’ossigeno non solo per i lavoratori e le loro famiglie, ma anche per la ASL che potrà senza interruzioni erogare il servizio ai cittadini utilizzando le professionalità già impiegate con la precedente società. Nel giorno precedente all’accordo, tra il consorzio e le OO.SS., CGIL FP, CISL FP e UIL FPL, c’è stato un incontro presso la sede del Consorzio GPI a Pescara, ma non c’è stata nessuna intesa, in quanto la nuova società appaltante si era arroccata su una posizione di completa di rigidità proponendo di attivare contratti a tempo determinato. CGIL-CISL-UIL hanno respinto le proposte presentate della GIP al fine di salvaguardare i livelli occupazionale del CUP, ma soprattutto hanno ritenuto di dover respingere il progetto per tutelare la dignità dei lavoratori. Le OO.SS., durante la trattative, sono riusciti ad evitare, nel passaggio di appalto, che i lavoratori dovessero svolgere un periodo di prova prima dell’assunzione, che diventava anche una deroga in spregio alle norme vigenti. Non era giusto che a pagare fosse la maggioranza dei lavoratori per i comportamenti di alcuni dipendenti che hanno leso l’immagine del CUP e creati disservizi all’utenza, e sono oggetto “di un’indagine della magistratura”. Le parti si sono impegnate, che qualora ricorrono nuovi episodi si effettuerà un esame congiunto delle norme contrattuali per l’adozione di provvedimenti disciplinari previsti dal CCNL vigente. I rappresentati delle OO.SS. nel testo dell’accordo hanno riconosciuto le preoccupazioni della società subentrante in riferimento agli episodi sopra citati, comprendendo parzialmente le rigidità mostrate per la gestione dei rapporti di lavoro da parte di chi è chiamato a svolgere un servizio pubblico di particolare delicatezza ed impatto sociale.
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