‘Non resteranno in strada’ , assicura la Del Trecco, ma dalla riunione interlocutoria non è ancora emersa la località dove saranno conferiti dopo l’11 marzo
PESCARA – Il rifiuto dove lo metto? È una domanda che si pone un cittadino civile che fa la differenziata ,ma è un quesito a cui sempre più spesso un amministratore deve rispondere con urgenza quando le discariche a disposizione diventano sature. Il problema dei rifiuti ora incalzante a Pescara, visto che dal prossimo 11 marzo Colle Cese non sarà più disponibile, si pone in tutta la sua indifferibilità e gravità sia a livello locale che globale. Per troppo tempo gli amministratori non hanno promosso una gestione integrata dei rifiuti, per troppo tempo gli abitanti della Terra l’hanno considerata una pattumiera senza fondo.
L’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco, ufficializzando l’esito del vertice convocato ieri a L’Aquila, alla presenza dell’assessore delegato Mauro Di Dalmazio, dell’assessore alla Pesca e all’Agricoltura Mauro Febbo, dei rappresentanti del Comune di Chieti, e del Direttore generale del Comune di Pescara Stefano Ilari, ha ribadito che Pescara non subirà alcuna emergenza rifiuti e che non verrà lasciato neppure per un solo giorno il pattume in strada.
Nell’incontro piuttosto interlocutorio, sono state vagliate con la Regione Abruzzo, alla presenza anche dei rappresentanti del Comune di Chieti, le possibili soluzioni tecniche che meritano ulteriori approfondimenti per verificare la possibilità di portare i rifiuti di Pescara in impianti alternativi a quello di Casoni di Chieti. È previsto un nuovo vertice mentre l’amministrazione comunale di Pescara sta adottando tutte le misure utili per tutelare la salute e il bene dei cittadini.
Ha ricordato Del Trecco:
all’ordine del giorno c’era sempre la necessità di individuare, con una certa premura, un impianto in cui poter portare i rifiuti di Pescara a partire dal prossimo 11 marzo, quando, come annunciato dalla Deco, Colle Cese non sarà più disponibile. Sono ormai almeno tre mesi che stiamo portando avanti un dialogo serrato e collaborativo, quasi quotidiano, con la Regione Abruzzo e con il Comune di Chieti che sta manifestando difficoltà anche dinanzi a un’ipotesi di accoglimento provvisorio dei rifiuti del capoluogo adriatico. E Pescara, che pure in passato ha avuto modo di applicare in modo concreto il concetto di ‘solidarietà’ accogliendo i rifiuti del teramano, condizione che ha determinato una saturazione anticipata di Colle Cese, non intende aggravare quelle difficoltà, seppure ancora oggi abbiamo ribadito un concetto chiaro: Pescara non subirà alcuna emergenza, non avremo mai sacchetti di spazzatura in strada e tuteleremo in ogni modo la salute dei cittadini e il territorio. Ambiente Spa ha avviato nei giorni scorsi le procedure di gara per individuare un nuovo impianto di conferimento, ma è evidente che tale procedura richiederà almeno 4 o 5 mesi, e nel frattempo Pescara e la Regione Abruzzo dovranno individuare un impianto dove conferire il pattume del capoluogo adriatico in tale frangente. Nell’incontro odierno le parti hanno posto sul Tavolo di confronto alcune ipotesi per scongiurare interventi autoritativi da parte della Regione Abruzzo, e c’è un piano di soluzioni tecniche che verranno ulteriormente approfondite nelle prossime ore valutando la disponibilità di impianti alternativi a Casoni, impianti individuati dalla Regione stessa. Ora attendiamo di essere riconvocati per avere notizie circa le determinazioni della Regione.