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Vertice tra Provincia e Comune su emergenza scuole

da Redazione

bocchia-dimarco-buzzelliEsaminate le problematiche dell’Istituto Alberghiero De Cecco e del Liceo Scientifico L. Da Vinci

PESCARA – Questa mattina, nella sala giunta della Provincia di Pescara, si è svolto un incontro fra rappresentanti della Provincia di Pescara, del Comune e dirigenti scolastici, per individuare possibili soluzioni utili a risolvere l’emergenza che ha investito gli istituti Alberghiero De Cecco e liceo scientifico L. Da Vinci.
Presenti, il presidente della Provincia Antonio Di Marco, il sindaco Marco Alessandrini, il presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, gli assessori del Comune di Pescara Veronica Teodoro e Giovanni Di Iacovo, i consiglieri provinciali Gianni Teodoro e Leila Kechoud, il dirigente scolastico del Da Vinci Giuliano Bocchia e il dirigente scolastico dell’Alberghiero Paolo Buzzelli, nonché i tecnici di Comune e Provincia.
All’ordine del giorno, l’emergenza aule del De Cecco, la cui palazzina A è stata chiusa agli studenti a causa del crollo di una lastra di intonaco, avvenuto lo scorso marzo; e l’emergenza succursale Da Vinci, dopo la disdetta del contratto di affitto, da parte della Provincia, della sede distaccata in via Vespucci-via Bradano.

“Il problema di una sede unica per l’istituto De Cecco affonda le sue radici in tempi lontanissimi – hanno ricordato i presenti -. Prima del crollo, gli studenti erano divisi su cinque plessi e, dopo l’incidente, su 8 (comprese alcune auleriunione scuole della Di Marzio, del Manthonè e di Don Orione). Il tutto, con notevoli costi di spostamento per la Provincia, circa 100mila euro l’anno, e grandi disagi per l’intera comunità scolastica. Se è evidente che l’obiettivo è riuscire ad ottenere un’unica sede, lo è altrettanto affrontare l’emergenza che si presenterà a settembre. Per quanto riguarda il Da Vinci, invece, mantenere un plesso nella zona sud di Porta Nuova, per agevolare studenti e famiglie, è un obiettivo che i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche del territorio devono assolutamente perseguire, per garantire una tranquilla continuità delle attività scolastiche”.

Detto ciò, e alla luce del fatto che anche un “contributo economico” da parte della Regione, il cui presidente D’Alfonso ha annunciato di aver dato incarico ai suoi uffici di reperire 150mila euro (somma necessaria per la sistemazione degli intonaci), non potrebbe essere utilizzato dalla Provincia se il bilancio non fosse approvato (o comunque non prima della sua approvazione), si è giunti a due possibili soluzioni.
Per quanto riguarda l’Alberghiero, la strada percorribile è quella di riunire le 22 aule della palazzina A all’interno della scuola media Carducci, che ha spazi sufficienti ad accogliere i ragazzi del De Cecco.
Per quanto riguarda la succursale del Da Vinci, invece, gli alunni della sede distaccata potrebbero essere trasferiti all’interno dell’ex circoscrizione di piazza Grue, dove, però, resterebbe comunque attivo in una stanza il servizio anagrafe.
Entro la fine della settimana si svolgeranno i sopralluoghi per verificare la fattività delle due proposte e, la settimana prossima, si svolgerà un ulteriore incontro con tutti i protagonisti, in modo da delineare la strada da percorrere.

“Colgo molto positivamente la disponibilità del sindaco Marco Alessandrini, del presidente del consiglio comunale Antonio Blasioli, e degli assessori del Comune di Pescara Veronica Teodoro e Giovanni Di Iacovo – ha dichiarato, a margine della riunione, il presidente Antonio Di Marco -. Stiamo lavorando sinergicamente per risolvere i problemi degli istituti scolastici del nostro territorio, sostituendoci anche al governo. Della grande intesa trovata con il Comune, dunque, e della ritrovata sinergia con il dirigente Buzzelli non posso che essere contento.
Il vero problema, però, è che non è pensabile continuare a procedere affrontando le emergenze che, di giorno in giorno, ci troviamo di fronte. Il governo deve mettere le Province nella condizione di pianificare interventi e di programmare soluzioni e, questo, è possibile solo avendo in cassa risorse certe. Abbiamo bisogno di poter stilare un’agenda per la manutenzione e per i lavori straordinari, altrimenti ci troveremo sempre nella condizione di proporre soluzioni tampone e d’urgenza e, questo, non è ciò che si aspetta la collettività e la comunità pescarese”.

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