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I vertici di Confindustria e degli industriali parlano del post Covid-19

da Marina Denegri

Sono ancora oltre 3500 lavoratori in cassa integrazione. Il rischio per le aziende che operano con l’estero é di non onorare gli impegni

riccardo podda

L’AQUILA – Riccardo Podda, presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo interno (nella foto), e Francesco De Bartolomeis, direttore degli Industriali hanno dichiarato che sono ancora oltre 3500 i lavoratori delle aziende associate a Confindustria in cassa integrazione in provincia dell’Aquila e che, secondo le previsioni, il ricorso agli ammortizzatori sociali proseguirà anche nelle prossime settimane, secondo le modalità stabilite dal decreto Rilancio.

Dopo il lockdown si sta assistendo ad una ripartenza graduale e prudente, per garantire livelli adeguati di sicurezza negli ambienti di lavoro, nel pieno rispetto del protocollo nazionale, con particolare riferimento alle procedure adottate dalle imprese per garantire il distanziamento sociale, la revisione dell’organizzazione del lavoro, la turnistica, il ricorso allo smart working.

Podda e De Bartolomeis hanno sotolineato che le imprese industriali della provincia dell’Aquila si confrontano quotidianamente con la competizione internazionale ma che va specificato come le modalità del lockdown non sono state uguali in Europa, con un’evidente differenza di competitività delle stesse sul mercato. Paesi come la Germania hanno continuato a produrre, mentre l’industria italiana per due mesi si è sostanzialmente fermata.

In provincia dell’Aquila le imprese stanno lavorando agli ordini acquisiti nel periodo pre-covid. La vera difficoltà, per il sistema economico del  territorio, come per altre aree del Paese, si avrà tra qualche mese: per le aziende costrette al fermo produttivo e che operano sostanzialmente con l’estero, sussiste il rischio di non poter onorare gli impegni assunti e di perdere quote di mercato a vantaggio dei competitor stranieri. Per Podda e De Bartolomeis arà molto dura recuperare terreno, la domanda internazionale va riattivata immediatamente. Per garantire la sostenibilità della ripresa c’é bisogno di interventi strutturali e duraturi.

Quanto al decreto Rilancio, varato dal Governo, il presidente di Confindustria L’Aquila Abruzzo Interno si é detto moderatamente soddisfatto per una serie di proposte, avanzate da Confindustria, che sono state, almeno in parte, accolte come lo stop della rata di giugno dell’Irap per tutte le imprese e non più legato alla perdita di fatturato fino a 250 milioni di euro. Si auspica che tale intervento rappresenti l’inizio di un percorso che porti velocemente ad una riforma fiscale organica a vantaggio di imprese e lavoratori, così come il pagamento dei debiti commerciali alle imprese da parte dello Stato. Positivo anche l’aumento delle aliquote del credito d’imposta ricerca e sviluppo per le imprese abruzzesi.

Per De Bartolomeis ora é tempo di parlare di investimenti, per rimettere in moto l’economia. In Italia abbiamo 35 miliardi a disposizione, che potrebbero essere subito attivati: in diciotto mesi è stato realizzato il ponte Morandi a Genova. Le opere pubbliche possono e devono essere realizzate in tempi rapidi anche nel  territorio.

E sulla sospensione delle tasse, il direttore di Confindustria ha aggiunto che il rinvio di appena un trimestre dell’applicazione della Sugar e plastic tax è insufficiente. importante che le due nuove tasse vengano sospese per almeno dodici mesi. La crisi economica innescata dall’emergenza Covid-19 continuerà a colpire imprese e famiglie non solo nel 2020, con una ripartenza dei consumi che, nella migliore delle ipotesi, sarà graduale e lenta.

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