Il Movimento politico sostiene che per gli errori del monocolore PD sulla vicenda CIRSU i rosetani rischiano di vedersi arrivare incrementi di tasse e tributi vari
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) –“Bisogna prendere atto una volta per tutte che il monocolore PD che governa Roseto degli Abruzzi oggi, che è poi lo stesso monocolore PD che lo amministrava nel 2010, è il solo ed unico responsabile del mancato pagamento del debito verso il CIRSU che rischia di mettere in ginocchio la nostra Città” dichiarano i dirigenti del Movimento Politico “Roseto al Centro”, il Presidente Maristella Urbini, il Segretario Toriella Iezzi, ed il Vice-Segretario Andrea Marziani.
“Infatti, all’epoca dei fatti, questo scelse di optare per un processo civile su quel debito al solo fine di scongiurare, eravamo nel 2011, un ulteriore e sostanziale aumento della tariffa sui rifiuti che, in prossimità della campagna elettorale, avrebbe di fatto messo in cattiva luce l’Amministrazione uscente guidata dal Sindaco, Franco Di Bonaventura e che, guarda caso, aveva come Vice-Sindaco ed Assessore al Bilancio Teresa Ginoble, che nel 2011 fu la candidata a Sindaco del Pd e venne sconfitta da Pavone, mentre come assessori aveva l’attuale primo cittadino, l’avvocato Sabatino Di Girolamo, l’attuale Consigliere, all’epoca dei fatti proprio Assessore all’Ambiente, Achille Frezza, e come autorevole membro del Consiglio e del partito l’attuale Vice-Sindaco, Simone Tacchetti”.
“Pertanto è sotto gli occhi di tutti come gli attori di tale scellerata scelta siano sostanzialmente gli stessi che comandano oggi, quelli che su questa vicenda preferiscono tacere e stanno cercando, con scarso senso di responsabilità amministrativa, di far passare sotto silenzio una “mazzata” di oltre 1,2 milioni di euro che era stata ampiamente prevista e documentata all’epoca dei fatti dall’allora candidato sindaco Enio Pavone, lo stesso che, durante il suo mandato da primo cittadino, ha cercato in tutti i modi di trovare una transazione come ha fatto il Comune di Giulianova, trovando però su questa strada ostacoli di vario di genere e di varia natura che, di fatto, impedirono una soluzione meno onerosa per il Comune ed il cittadini di Roseto degli Abruzzi” proseguono i dirigenti di “Roseto al Centro”.
“Purtroppo oggi adesso, nel malaugurato caso in cui non si riesca ad ottenere la sospensione della sentenza, la cittadinanza si dovrà preparare ad una ulteriore salassata sotto forma di incrementi di tasse e tributi vari necessari per pagare questo “regalo” che le due amministrazioni monocolore PD, che come avrete capito hanno moltissimi punti in comune, si sono tramandati l’una all’altra” conclude la nota.