Concerti

Viktoria Mullova e Misha Mullov-Abbado in concerto al Teatro Massimo

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Venerdì 25 marzo la “musica del cuore” di due stelle del panorama artistico internazionale: un programma in equilibrio tra musica classica, jazz e Brasile a chiudere la stagione musicale dalla STM

PESCARA – Uno straordinario concerto chiude la stagione musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”. Una delle più acclamate interpreti del panorama classico internazionale, la violinista Viktoria Mullova, torna a Pescara insieme al figlio, il contrabbassista Misha Mullov-Abbado (a sua volta tra i musicisti più interessanti della giovane scena musicale britannica): “Music we Love” è il titolo del loro concerto, un programma che attraversa in maniera libera e creativa i secoli e i generi musicali e che prevede pagine di Johann Sebastian Bach e Robert Schumann, di John McLaughlin ed Antonio Carlos Jobim oltre a brani originali firmati dallo stesso Mullov-Abbado.

La violinista si è già esibita diverse volte nel cartellone musicale della Società del Teatro e della Musica “Luigi Barbara”: nel 2016, in particolare, aveva inaugurato la stagione insieme alla pianista Katia Labeque.

BIGLIETTI

Il concerto è in programma venerdì 25 marzo 2022 al Teatro Massimo di Pescara, con inizio alle ore 21. Il prezzo del biglietto di ingresso è di 20 euro.

I PROTAGONISTI

Viktoria Mullova e suo figlio Misha Mullov-Abbado si confrontano con la musica che amano – come recita anche il titolo del disco che hanno registrato insieme per Onyx Classics, “Music we love”. Un filo musicale scelto in maniera libera e condotto con estrema maestria e con la personalità solida di due interpreti di assoluto livello: dalle pagine di Johann Sebastian Bach alle canzoni popolari della tradizione brasiliana, da Robert Schumann e Sergej Prokoviev a John McLaughlin alle composizioni originali di Misha Mullov-Abbado, i due musicisti danno vita ad un confronto generazionale libero e trasversale in una dimensione affettuosa e familiare. Due artisti di generazioni diverse ma entrambi privi di pregiudizi e sensibili alle suggestioni più vitali della musica. La violinista e il contrabbassista hanno spesso suonato insieme i brani presenti nel repertorio del disco e nelle scalette dei concerti. Un repertorio nato quindi attraverso l’amore per i temi scelti e consolidato in una situazione rilassata e informale: un’atmosfera che viene portata adesso sul palcoscenico attraverso un programma, allo stesso tempo, eclettico e coerente.

Viktoria Mullova ha studiato alla Scuola Centrale di Musica di Mosca e al Conservatorio di Mosca. Il suo straordinario talento ha catturato l’attenzione internazionale quando ha vinto il primo premio al Concorso Sibelius di Helsinki nel 1980 e la medaglia d’oro al Concorso Ciaikovskij nel 1982 e poi, nel 1983, con la sua drammatica fuga in Occidente. Da allora, ha suonato con le più grandi orchestre e con i direttori più importanti del mondo. È riconosciuta a livello internazionale come una violinista di eccezionale versatilità e di profonda integrità musicale, come testimonia la sua grande curiosità: Viktoria Mullova spazia dal barocco e dal repertorio classico fino alle influenze più contemporanee e vicine alla world music. Da una parte, le sue interpretazioni di Bach sono state acclamate in tutto il mondo e hanno portato Tim Ashley a scrivere sul Guardian: «Sentire Mullova suonare Bach è, semplicemente, una delle cose più grandi che si possono sperimentare.» Dall’altra, ci sono lavori come “Through the Looking Glass” (dove interpreta brani pop, jazz e world music arrangiati per lei da Matthew Barley), “The Peasant Girl” (lavoro concentrato sulle sue radici ucraine e sull’influenza della musica gitana sui generi classici) o “Stradivarius in Rio”, ispirato dal suo amore per le canzoni brasiliane di compositori come Antonio Carlos Jobim e Caetano Veloso. Oltre ai suoi progetti, ha commissionato opere a giovani compositori: una ricchezza espressiva celebrata in diverse residenze di alto profilo, tra cui la Southbank di Londra, la Konzerthaus di Vienna, l’Auditorium du Louvre di Parigi, il Musikfest di Brema, l’Orchestra Sinfonica di Barcellona e l’Helsinki Music Festival. La vasta discografia di Mullova per Philips Classics e Onyx Classics ha ottenuto numerosi premi prestigiosi. Viktoria Mullova suona il suo Stradivari del 1723 “Jules Falk” o un violino Guadagnini.

Vincitore del Kenny Wheeler Jazz Prize 2014, Misha Mullov-Abbado è un contrabbassista, compositore e arrangiatore e fa parte della nuova generazione di musicisti britannici – e, in particolare, londinesi – che sta emergendo in questi ultimi anni. È stato BBC Radio 3 New Generation Artist nel 2017 e City of Music Foundation Artist nel 2014: ha pubblicato tre album come leader per Edition Records – “New Ansonia” nel 2015, “Cross-Platform Interchange” nel 2017 e “Dream Circus” nel 2020 – accolti con favore da critica e pubblico. Misha Mullov-Abbado si è esibito nei più celebri jazz club londinesi e del Regno Unito. Dopo essersi diplomato al Gonville & Caius College di Cambridge, dove ha studiato musica e composizione con Robin Holloway e Jeremy Thurlow, Misha Mullov-Abbado ha ricevuto una borsa di studio alla Royal Academy of Music con Jasper Høiby, Tom Herbert, Michael Janisch e Jeremy Brown. Dopo gli studi ha collaborato, tra gli altri, con Alice Zawadzki, Tim Garland, Stan Sulzmann, Rob Luft ed Enzo Zirilli. Dirige la Patchwork Jazz Orchestra, un’entusiasmante giovane big band londinese che suona composizioni originali e che ha vinto il Peter Whittingham Award 2015.

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