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I vincitori del Premio Marrucino 2017

da Redazione

La Compagnia Lu passatempe di Penne si aggiudica il Premio per la Migliore rappresentazione. Alla Compagnia Le Muse di Castelnuovo Vomano va il Premio del pubblico per lo spettacolo più gradito

Teatro marrucinoCHIETI – Venerdì 12 maggio 2017 si è svolta la serata conclusiva della Rassegna di Teatro Dialettale Amatoriale organizzata dalla Deputazione Teatrale Teatro Marrucino in collaborazione con la Federazione Italiana Teatro Amatori – Sezione Abruzzo.

Alla presenza della Giuria tecnica, presieduta dal Prof. Massimo Pasqualone e composta da Alberto Cremonese, Maria Laura Di Petta, Ugo Iezzi e Marcello Pescara, del Sindaco di Chieti Umberto Di Primio, dei Consiglieri del C.d’A. del Teatro Marrucino Paolo De Cesare e Annalisa Di Matteo, del Segretario nazionale della F.I.T.A. Italia Francesco Pirazzoli e del Presidente della F.I.T.A. Sezione Abruzzo Antonio Potere, sono stati proclamati e premiati i vincitori di categoria e la compagnia che si è aggiudicata il Premio Marrucino.

Loredana Verticelli ha condotto la serata nella quale il Premio per il Miglior attore è andato a Giancarlo Verdecchia, della Compagnia Atriana, per l’interpretazione di Renato Dacorpo nello spettacolo “Tu ‘nghi li trunche, je ‘nghe la paje, foche fi, foche facce”; la Miglior attrice è invece Anna Bartoli, della Compagnia I giovani amici del teatro di Pescara, per l’interpretazione di Pullonije in “Lu sprumente”.

Brunella Iannetti ha conquistato il Premio per la Miglior regia per lo spettacolo “La fortuna con l’effe maiuscola” della Compagnia Il Torrione di Martinsicuro, mentre il Premio per la Miglior ricerca linguistica è stato conferito ancora una volta, come nella scorsa edizione, a Tonino Ranalli, autore de “Nu jorne de feste” rappresentato da La bottega del sorriso di Basciano.

Il Premio più ambito, per la Migliore rappresentazione, è andato quest’anno alla Compagnia Lu passatempe di Penne, già vincitrice della rassegna “Aspettando il Premio Marrucino”, con “Na femmene ‘nghi li baffe” di Tonino Ranalli.

“Fije, fijiastre e fije de bbona mamme” di Marina Di Carluccio, messo in scena dalla Compagnia Le Muse di Castelnuovo Vomano, è risultato essere lo spettacolo più gradito dal pubblico.

La prossima edizione del Premio Marrucino sarà quella del Bicentenario. Il dialetto è un patrimonio linguistico autentico e caratterizzante che trova da sempre nel Teatro Marrucino un pregevole custode.

Non a caso, dopo il successo della stagione appena terminata, sarà pubblicato a breve il bando di concorso della Rassegna Aspettando il Premio Marrucino che si terrà da ottobre a dicembre 2017 all’Auditorium Teatro Supercinema.

La Rassegna, aperta alle compagnie dialettali abruzzesi, avrà in palio l’accesso al prossimo cartellone del Premio Marrucino 2018.

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