VERONA – Una degustazione territoriale dei vini pluripremiati di Cantina Tollo, sotto la guida di Luca Martini, il miglior sommelier del mondo secondo la Wsa – Worldwide Sommelier Association, è andata in scena ieri a Vinitaly allo stand di Cantina Tollo.
Protagonista della degustazione, una collezione di vini autoctoni che raccontano un territorio dove la viticoltura ha origini antichissime, e viene praticata da oltre mille anni. Si è partiti con il Pecorino Terre di Chieti Igp un bianco ormai noto in molte competizioni internazionali: medaglia d’argento al Mundus Vini Spring Edition 2016, per citare solo l’ultimo riconoscimento conseguito. Si è poi continuato con l’Hedos Cerasuolo d’Abruzzo Dop: intenso, morbido e di lunga persistenza, un Cerasuolo autentico e di forte personalità, proprio come l’Abruzzo, in cui questo vino affonda le proprie radici. A seguire il C’Incanta Trebbiano d’Abruzzo Dop, creato per celebrare il 50° anniversario della fondazione della Cantina, risultato di una sperimentazione: reintrodurre la fermentazione spontanea alla maniera degli anni Sessanta. Il risultato è un Tre Bicchieri® 2015 apicale, entrato stabilmente nella carta dei vini di Cantina Tollo. Fino ad arrivare ai rossi, che, in Abruzzo, significano Montepulciano. Lanciato appena un anno fa, in occasione dello scorso Vinitaly, il Mo – Montepulciano d’Abruzzo Dop non ha tardato a farsi notare, conquistando il prestigioso Tre Bicchieri® 2016 della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso, oltre che la medaglia d’argento al Mundus Vini Spring Edition 2016 e la medaglia d’oro al Mundus Vini Summer Edition 2015. Un vino nato dall’interpretazione di un vitigno antico, coltivato nel territorio fin dal ’700. Infine, il Cagiòlo Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva, un grande rosso – Tre Bicchieri® 2013 e vincitore di numerosi premi internazionali – in cui tradizione e innovazione si incontrano nel punto più alto.
Ad accompagnare la degustazione, una rivisitazione di un piatto della tradizione per eccellenza: la “Cacio e pepe”, preparata dallo chef Maurizio Della Valle del ristorante Osteria La Corte, di Spoltore, con Pecorino Gran Sardo, affinato a Rocca Calascio (AQ), e pepe di Sichuan. Un piatto povero, proposto oggi alla maniera di una volta, quando i pastori portavano con sé la pasta già cotta avvolta in un canovaccio e al momento del pranzo vi aggiungevano due ingredienti facilmente trasportabili da cui il piatto prende il nome, pepe e pecorino, appunto.
«I vini degustati oggi testimoniano la capacità di Cantina Tollo di esaltare al meglio i grandi vitigni storici d’Abruzzo, grazie a un lavoro sapiente condotto in vigna e in cantina. – ha affermato Andrea Di Fabio, direttore commerciale e marketing di Cantina Tollo – Vitigni antichi, come il Montepulciano d’Abruzzo, ma capaci di generare nuovi vini che conquistano sia gli esperti che il mercato. È il caso del Mo, ad esempio, che in appena un anno di vita è riuscito a regalarci già molte soddisfazioni».
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