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Virtus Lanciano-Hellas Verona 0-3: giornata da dimenticare per gli abruzzesi

da Gianluca De Vincentiis

LANCIANO – Virtus ed Hellas si sono affrontate oggi allo stadio Guido Biondi di Lanciano entrambe rinforzate dopo gli ultimi deludenti campionati. La squadra di casa era reduce anche dall’ottimo successo a Reggio Emilia e questo ha sicuramente contribuito a vedere sugli spalti una bella cornice di pubblico (anche se parte della tifoseria è ancora in vacanza), nonostante il tempo decisamente instabile e variabile. A parte il netto risultato e la classifica odierna (siamo solo alla seconda giornata) possiamo senza dubbio dire che la squadra scaligera sicuramente può ambire alla promozione diretta con il supporto anche da un pubblico di categoria superiore (oltre 10.000 i soli abbonati), mentre la vera Virtus non può essere quella vista oggi in campo.

Per ospitalità analizzo in primis la squadra ospite che con Ciotola (che non ha ancora riassorbito completamente l’infortunio di La Spezia, anche se in campo si è già fatto valere segnando anche un gol), Selva, Pensalfini, Cangi, Russo ed Esposito, uniti al resto della rosa, formano una compagine che potrebbe realmente diventare la squadra da battere; senza dimenticarsi che Berrettoni potrebbe stupire i tifosi con le sue giocate.

E’ sicuramente una squadra registrata in difesa (potrebbe solo servire un centrale più giovane e veloce da affiancare a Comazzi e a Ceccarelli) reparto che già l’anno scorso, è apparso abbastanza affidabile.

Il centrocampo è in grado di proporre gioco e manovra tecnica che sono un lusso per la categoria (Russo ed Esposito danno qualità e concretezza), con Cangi e Pugliese che salgono e si sovrappongono sulle fasce.

Forse potrebbe mancare una punta centrale (che sarebbe utile soprattutto per le partite in casa, dove non sarà mai facile scardinare difese ad oltranza), ruolo scoperto da anni e a mia memoria si deve tornare ai tempi di Bogdani per ricordare un elemento in grado di poter fare la differenza. Dobbiamo però dire che Selva è un buon giocatore e farà bene (lo vedo con la sua buona velocità, tecnica e visione di gioco più utile nelle gare esterne), ma manca un’alternativa all’altezza e per altezza non parlo solo di tecnica, ma anche di centimetri (i tre davanti non sono dei giganti). La cessione di Scapini è il segnale della società Veneta che la fine del mercato arriverà un attaccante che potrà far fare il salto di qualità e come sperano i tifosi il conseguente salto di categoria. In ogni caso oggi abbiamo visto che se il Verona trova spazio ha giocatori che possono fare male a qualsiasi avversario.

Capitolo Virtus, quest’ anno la famiglia Maio ha potuto allestire una squadra di tutto rispetto, si sono cercati uomini con la mentalità vincente, infatti i vari Vastola, Sacillotto, Di Cecco, Antonioli hanno vinto ultimamente campionati.

A centrocampo Sacillotto e Di Cecco sono tra le coppie centrali migliori (sicuramente manca una valida alternativa o un regista di ruolo ma domani potrebbe arrivare…..) anche se oggi hanno ampiamente deluso le attese.
Sulle fasce i vari Sansone (di questo ragazzo sentirete presto parlare), Mammarella, Zeytulaev garantiscono velocità, tecnica e sicuramente hanno un potenziale per poter assicurare anche un discreto numero di gol.
Per non dimenticarsi di Turchi che quando sarà completamente ristabilitosi potrà far fare un ulteriore salto di qualità.

In attacco forse manca un attaccante che assicuri la doppia cifra, ma si spera nell’esplosione di Masini (che è e resta una seconda punta). Dopo la giornata odierna è ancora più palese che si dovrebbe tornare sul mercato per un vero centravanti e soprattutto per un regista/centrocampista, vi faccio notare che mister Pagliari nel finale ha dovuto spostare Sansone al centro. Sperando anche che chi guida il mercato riesca finalmente a piazzare i giocatori indesiderati.
Il timone poi quest’anno è dall’inizio nelle mani di un allenatore di categoria, stratega della tecnica e che sa fare gruppo, questo elemento fondamentale è mancato nella prima parte del campionato passato facendo perdere numerosi punti.
La gara odierna ha visto un Verona veloce e concreto con il duo di centrocampo (Esposito e Russo) che ha surclassato gli avversari (Di Cecco e Sacillotto).
La squadra Veneta ha dimostrato di saper far girare la palla ed ha sicuramente meritato i tre punti, non chiudendosi mai in difesa e cercando sempre le ripartenze anche a risultato acquisito.

La Virtus troppo brutta per essere vera, dovrà sicuramente dimenticare questa brutta giornata e dimostrare ai propri tifosi il potenziale che ha, naturalmente solo con due innesti di qualità penso riuscirà a dire la sua per un posto nei play off.

Il derby di Pescara poi è alle porte.

TABELLINO

Virtus Lanciano (4 – 4 – 2): Aridità, Vastola, Colombaretti, Di Cecco, Antonioli, Oshadogan, Di Cecco (al 70‘ Improta), Sansone, Sacilotto, Colussi (al 55‘ Morante), Masini, Mammella (al 46‘ Zeytulaev).
In panchina: Chiodini, Coppini, Perfetti, Turchi.
Allenatore: Dino Pagliari.

Hellas Verona (4 – 3 – 3): Rafael, Cangi, Pugliese, Esposito, Ceccarelli, Comazzi, Ciotola (al 63’ Farrias), Russo, Selva (all’ 89’ Campisi), Pensalfini, Berrettoni (all‘ 82 Garzon).
In panchina: Ingrassia, Massoni, Campagna, Gomez.
Allenatore: Gian Marco Remondina.

Arbitro: il sig. Gennaro Palazzino di Ciampino, coadiuvato dagli assistenti Emiliano Mascherano (Latina) ed Italo Paglione (Campobasso).

Note: spettatori 3.500 circa, giornata rosso-nera per questo motivo non sono stati validi gli abbonamenti, presenti in curva nord circa 400 tifosi dell’ Hellas. Giornata con tempo variabile e temperatura di 23 gradi. Terreno di gioco in discrete condizioni nonostante la pioggia caduta in mattinata.

Marcatori: al 15’ Pensalfini, al 28’ Ciotola e al 56’ Berrettoni.

Angoli: 6 angoli per parte.

Ammoniti: Cangi.

CURIOSITA’ – Gli ex della gara oggi tutti nella Virtus sono stati gli attaccanti Morante (che sicuramente non ha lasciato un bel ricordo in Veneto, infatti gli stessi tifosi gli hanno intonato cori soprannominandolo “il bue“), Zeytulaev (applaudito invece dai tifosi ospiti), fatto curioso che entrambi hanno segnato nella gare di spareggio play out di due anni fa contro la Pro Patria e nello specifico il primo segnò nella gara d’andata (1 – 0 il finale), il secondo in quella di ritorno (1 – 1 il risultato). Oltre a loro in casa Lanciano gioca Antonioni che a 16 anni ha vestito la maglia giallo-blu.

Per il capoluogo Frentano è stata una gara di “cartello” quella disputata oggi al Biondi, infatti gli scaligeri (al terzo anno consecutivo di terza divisione) hanno alle spalle 24 campionati di Serie A e 49 di B, con uno scudetto vinto nella stagion e 1984/85. Il blasone passato è dimostrato dal fatto che negli anni ottanta giocò e perse per tre volte la finale di Coppa Italia e tra il 1983 ed il 1988 il Verona collezionò anche tre stagioni nelle coppe europee, con una partecipazione alla Coppa dei Campioni e due alla Coppa Uefa. La Virtus al nono anno consecutivo di terza serie sono invece dei veterani della categoria.

LA CRONACA DEL MATCH:

Al 1’ Colombaretti affonda sulla sinistra, il suo cross svirgolato da Cangi termina sui piedi di Sansone che da 5 metri spara a botta sicura, salva Raffael;
Al 3’ percussione di Di Cecco sulla destra che serve all’ indietro l’accorrente Sansone che da dentro l’ area spara alto;
Al 15’ perde palla Di Cecco a centrocampo, Russo triangola con Pensalfini che appena entrato in area trafigge Aridità in uscita sulla sua destra;
Al 28’ Berrettoni sulla destra per Esposito il cui cross è deviato da Aridità, con la complicità di Antonioli sui piedi di Ciotola che da pochi passi la butta dentro;
Al 40’ sempre Sansone impegna alla parata Raffael;
Al 56’ azione di Berrettoni che salta Colombaretti serve Berrettoni che manda a lato;
Al 67’ contropiede di Berrettoni b en lanciato da Russo, che entra in area e batte Aridità;
All’ 88 Sacillotto dalla distanza impegna Raffael.

LE PAGELLE:

Virtus Lanciano:

Aridità 5 + incerto sul secondo gol, incerto nelle uscite, poi alcuni buoni interventi, è possibile che nel derby contro il Pescara si sieda in panca
Vastola 5 non vive una buona giornata e soffre sia Berrettoni che Ciotola
Colombaretti 5 – come il compagno di reparto, ma anche impreciso a volte negli appoggi
Di Cecco 4,5 lento e macchinoso, perde numerosi palloni
Antonioli 5 spesso in difficoltà, sbaglia sul secondo gol, ma riesce a limitare Selva
Oshadogan 6 forse il migliore dei suoi, sbroglia diverse situazioni
Di Cecco 4 giornata nera, non ne indovina una, speriamo sia la brutta copia del vero ex Avellino, giustamente sostituito
al 70‘ Improta senza voto, non cambia l‘esito del match
Sansone 6 è l‘ unico pericoloso dei suoi, per carenza di uomini nel finale &e grave; costretto a fare il centrale, esce per crampi perche aveva dato tutto
Sacilotto 5 molle e poco preciso
Colussi 5,5 mai al tiro e si vede che non è una prima punta, solo qualche buona sponda
al 55‘ Morante 5 anche lui mai pericoloso contro la sua ex squadra
Masini 4,5 non può essere questo il vero Masini, sicuramente non in condizione, perde diversi palloni e viene annullato dalla retroguardia ospite
Mammella 5 sulla sua fascia non incide
al 46‘ Zeytulaev 5,5 prova alcuni affondi senza far male

Hellas Verona:

Rafael 6,5 salva il risultato nei primi minuti, sempre sicuro
Cangi 6 soffre Sansone ma sa anche spingere
Pugliese 6 + giocatore di categoria, esperto e concreto sa limitare sia Mammarella che Zeytulaev
Esposito 7 a centrocampo detta legge
Ceccarelli 6,5 il capitano annulla i centrali d‘ attacco Frentani
Comazzi 7 come il compagno di reparto, in più sa anche impostare
Ciotola 7 anche se non al meglio gioca una grande gara segnando un gol da rapinatore d’ area
al 63’ Farrias entra a risultato acquisito ed è utile alla causa
Russo 6,5 a centrocampi ci mette piedi, cuore e grinta
Selva 6 tanto movimento
all’ 89’ Campisi senza voto
Pensalfini 6,5 segna la prima rete e poi è una spina nel fianco della difesa abruzzese
Berrettoni 7 anche lui in rete, è ; veloce e abile nel palleggio
all‘ 82 Garzon senza voto

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