LANCIANO (CH) – Ieri al Biondi è andata in “onda” la sfida tra le rosso-nere, gli unici due precedenti di campionato disputati a Lanciano avevano visto la vittoria dei padroni, la prima nel lontano 1929 per 4 – 0 e la seconda nel 2002 per 2 – 0 con reti di Taccola e Ranalli. L’arbitro della contesa il sig. Tidona non aveva mai arbitrato gli ospiti mentre in una sola occasione aveva diretto la squadra della famiglia Maio (come presidente quell’anno vi era Di Stanislao) e cioè in Massese – Virtus Lanciano 2-1 nel 2007.
In casa Frentana non ha potuto prendere parte alla gara il centrale difensivo Ferraro e il terzino Mammarella al gran completo invece i molossi a parte la squalifica del trainer Auteri e l’assenza della riserva riserva Filosa. Mister Camplone ha schierato il solito modulo di gioco (4-3-3) con la difesa composta da Colomba retti (non era al meglio) a sinistra, Vastola a destra al centro Antonioli e Romito, i tre di centrocampo sono stati D’Aversa (davanti la difesa), Di Cecco e Amenta (Sacilotto ha iniziato la gara dalla panchina); in attacco come vertice avanzato Di Gennaro con Zeytulaev a sinistra e Turchi a destra.
Poi negli ultimi 30 sono stati “gettati” nella mischia Sacilotto, Colussi e Improta con la squadra che è passata al 4-4-2 che in fase di attacco diventava un 4-2-4. Da rimarcare che la squadra di casa non vinceva tra le mura amiche dal 3 Ottobre (gara vinta per 1 a 0 contro Juve Stabia) e l‘appuntamento con la vittoria è stato nuovamente rinviato. La squadra del presidente Citarella, si è presentata in terra Frentana con il titolo già acquisito di campione d’inverno e con al seguito un numeroso e caloroso gruppo di tifosi che hanno incitato la squadra per tutti i 90’.
Mister Cassia ha schierato il solito spregiudicato 3-4-3 (che in fase di non possesso diventava stesso un 4 – 3 – 3) con davanti all’ottimo Gori la linea difensiva formata da Nigro a sinistra, De Franco centrale e Di Maio a destra. Esterno di sinistra a centrocampo il rientrante dopo squalifica Bolzan, i due centrali di mediana sono stati De Liguori e Bruno con Scalise a destra. In avanti Castaldo al centro, Negro a sinistra e Catania a destra.
Tornando alla gara è stata combattuta con un gran pressing a centrocampo, nella linea nevralgica del campo abbiamo potuto ammirare anche tanta qualità e diverse verticalizzazioni e giocate frutto di uomini sicuramente di grosso spessore tecnico.
La Virtus avrebbe alla fine anche meritato il pari (anche se solo con azioni confusionarie frutto della disperazione), ma non si può neanche dire che i molossi hanno rubato la partita, hanno infatti dimostrato una migliore organizzazione di gioco.
La scelta di non far giocare dall’inizio Sacilotto per il mio modesto parere non è stata indovinata così come il 4-3-3 con gli uomini che abbiamo non fa rendere al meglio molti atleti, ma queste sono le considerazione di un semplice tifoso.
La partita è stata vivace con numerosi capovolgimenti di fronte e dobbiamo dare atto alla squadra Campana che anche con il doppio vantaggio hanno continuato a cercare le belle giocate e a pungere la difesa di casa. La Nocerina si è dimostrata squadra di spessore con elementi di quantità e qualità.
De Liguori e Bruno formano un centrocampo granitico con un trio d’attacco che si ritrova a meraviglia, il terminale offensivo è inoltre particolarmente veloce, tecnico e concreto.
La gara è stata vinta dal mister Auteri (oggi squalificato) che si è dimostrato un ottimo trainer, anche se non ha sulla carta giocatori di grosso spessore; infatti ha dato una identità ed un gioco ai propri uomini. La squadra della Virtus è costata molto di più di quella Campana , ma è finito il girone di andata e manca ancora di un gioco d’attacco (la difesa non ha bisogno di schemi per giocare e il centrocampo vive delle qualità dei singoli) e i punti di ritardo dalla stessa capolista sono ben 14.
Il 4-3-3 di Camplone continua a non convincere proprio, di geometrie o giocate che possono impensierire gli avversari neanche l’ombra e in attacco si va avanti con giocate per le ali o lanci alti che cercano la testa del centrale d’attacco, che spesse volte è troppo indietro, troppo isolato e spalle alla porta. Non si può sempre sperare nelle giocate del singolo o nei tiri dalla distanza per vincere la gara.
Al duo Leone-Camplone si è data la possibilità di allestire una squadra di grosso livello e ritrovarci in classifica insieme ad una squadra come il Siracusa (con tutto il rispetto con i Siculi) non può che far pensare che qualche errore si è fatto e che soprattutto qualcosa secondo il nostro modesto parere dovrebbe essere cambiato e prima che sia troppo tardi.
PAGELLE:
VIRTUS LANCIANO:
TABELLINO:
Virtus Lanciano (4-3-3): Chiodini, Vastola, Colombaretti, D‘Aversa (dal 61‘ Improta), Romito, Antonioli, Turchi, Di Cecco, Di Gennaro, Amenta (dal 61’ Sacilotto), Zeytulaev (dal 61‘ Colussi).
Allenatore: Camplone. A disposizione: Aridità, Tamàsi, Volpe, Tarquini.
Nocerina (3-4-3): Gori, Scalise, Di Maio, De Franco, Nigro, De Liguori, Catania, Bruno (dal 84‘ Marsili), Castaldo (dal 84‘ Pomante), Negro, Bolzan (dal 77‘ Pomante).
Allenatore: Cassia (Auteri squalificato). A disposizione: Amabile, Ricci, Sardo, Galizia.
Arbitro: il trentaquattrenne Emanuel Tidona, nato a San Mauro Torinese coadiuvato dai sig.ri Mosca Francesco (1^ assistente) e Croce Angelo (2 ^ assistente) entrambi appartenenti alla sezione arbitri di Chivasso.
Reti: al 31’ Bolzan, al 50’ Castaldo e al 86’ Di Gennaro.
Spettatori: 2.200 circa (giornata rosso-nera per questo non erano validi gli abbonamenti), circa 700 tifosi ospiti presenti in curva nord con accesso consentito per i Campani ai soli possessori della tessera del tifoso. Terreno: di gioco in discrete condizioni, tempo poco nuvoloso poi coperto, temperatura fredda di circa 8 gradi con vento da nord-est.
Recupero: 1′ nel primo tempo e 5′ nel secondo tempo.
Angoli: 4 per la Virtus e 6 per la Nocerina.
Espulso: Vastola all‘ 85‘ per doppia ammonizione.
Ammoniti: Di Cecco, De Franco, Catania e Bolzan.
CRONACA:
al 3’ Di Gennaro servito da Turchi avanza per linee centrali e tira da oltre 20 metri non sorprendendo Gori;
al 10’ cross di Negro dalla destra con il tiro di Castaldo ben appostato neutralizzato da Chiodini;
al 13’ Amenta serve Di Cecco che tira da 25 metri con Gori che è attento;
al 26’ palla persa da D‘Aversa con Catania che si presenta davanti Chiodini, ma l‘esterno molosso conclude a lato;
al 28’ Di Cecco ruba palla a centrocampo e serve Turchi che dentro l‘area defilato sulla destra ma in posizione favorevole conclude fuori;
al 31’ Di Cecco commette fallo su Catania al limite dell‘area (sulla destra d‘attacco dei Campani), Bolzan si incarica della battuta del calcio di punizione e con una traiettoria perfetta batte Chiodini;
al 37’ azione sulla sin istra d’attacco della Nocerina con Bolzan che lancia Negro che entra in area ma conclude a lato;
al 44’ azione nata da Di Gennaro per vie centrale che serve sulla sinistra Zeytulaev che appoggia per Amenta il cui cross è raccolto da Turchi che da pochi metri non da forza al tiro e permette il salvataggio di Gori;
al 50’ raddoppio della Nocerina in contropiede, con De Liguori che serve Negro sulla sinistra il suo cross “pesca“ a centro area Castaldo che non deve far altro che depositare in rete, è da dire che la squadra di casa ha vivacemente protestato per un possibile fuorigioco dell‘avanti ospite;
al 53’ Amenta su punizione da 20 metri con Gori che devia in angolo;
al 60’ tiro debole di Zeytulaev dal vertice sinistro dell‘area di rigore;
al 64’ da punizione di Turchi e dono la ribattuta corta di De Franco Romito colpisce di tacco (con la sfera che si dirige all’incrocio dei pa li) con Gori che si rifugia in angolo;
al 73’ azione insistita di Negro sulla sinistra con Chiodini che salva sul suo palo;
al 76’ azione Colussi Di Gennaro con il tiro di quest‘ultimo che termina fuori di poco;
al 81’ doppia conclusione ravvicinata di Improta e Colussi con la difesa ospite che si salva in affanno;
al 86’ azione Turchi-Colussi il cui cross è deviato in rete da pochi passi da Di Gennaro;
al 88‘ il cross di Turchi non viene raccolto da nessun compagno di squadra con la palla che attraversa tutta l‘area piccola;
al 89’ Di Cecco prova la conclusione da 25 metri e Gori è attento;
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