PESCARA – “Il progetto di fusione delle città di Pescara, Montesilvano e Spoltore rappresenta un esperimento di straordinaria importanza e rilevanza, non solo per l’Abruzzo perché significa creare una città di 200 mila abitanti fondamentale per il medio adriatico e per la regione. Seguo da Roma quello che è un laboratorio unico in Europa e apprezzo che tale progetto sia stato strutturato con passi successivi che tengono conto delle complessità amministrative da affrontare e quindi danno certezza di realizzazione. Sicuramente dopo il 2027 tale modello potrà essere esportato in altri luoghi trasformando la nuova città di Pescara in un modello di efficienza amministrativa straordinaria”. Lo ha detto il Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo in visita istituzionale oggi a Pescara, accolto in Comune dall’onorevole Nazario Pagano, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri, il sindaco Carlo Masci, il Presidente della Commissione Statuto, referente per il processo di fusione e la nascita della nuova città di Pescara Claudio Croce, l’assessore alle Finanze Eugenio Seccia e il consigliere Alessio Di Pasquale. Primo step una chiacchierata informale nella stanza del sindaco Masci dove il Ministro ha ricevuto in omaggio un volume fotografico su Pescara.
“Pescara – ha spiegato il Presidente Sospiri – è la capofila dell’intera operazione di fusione, ho personalmente curato la stesura della legge e ora attendiamo dal Ministero degli Interni i fondi per portare a compimento il processo, fondi che devono coincidere con l’avvio della fusione, di fatto partita lo scorso primo gennaio con la fusione, certificata con due organismi indipendenti della Regione, dei primi 5 servizi, tra cui la Protezione civile e il Suap. Parliamo di una legge premiante sulla cui applicazione la Regione esercita la funzione di controllo: se non si rispettano gli step fissati, interverremo per commissariare quel frammento. La realtà ci dice che abbiamo fatto più noi in otto mesi che chi ci ha preceduto in Regione in nove anni, per raggiungere l’obiettivo della fusione, la nostra classe dirigente nella Pubblica Amministrazione, in Regione e in Comune, ha preso come una sfida tale operazione”.
“Dall’inizio della mia gestione – ha detto il Ministro Zangrillo – è la quarta volta che vengo in Abruzzo, L’Aquila la prima città in cui abbiamo avviato il progetto ‘Facciamo semplice l’Italia’, che si muove da un approccio inclusivo nei confronti della popolazione nel senso della sburocratizzazione delle procedure, confrontandoci in strada, nelle città, con le Istituzioni, il sistema Impresa e le Associazioni di categoria, che ci raccontano le difficoltà. Poi il tema della Formazione, come Pubblica amministrazione abbiamo bisogno di recuperare la formazione, in passato vissuta come un fastidio, oggi non ce lo possiamo permettere, occorre comprendere che aggiornare la preparazione del personale significa lavorare meglio e più in fretta. E proprio a L’Aquila abbiamo inaugurato l’Hub della formazione. Questa mia visita oggi ha un significato profondo, a Pescara, Montesilvano e Spoltore state realizzando un percorso di straordinaria importanza, è il primo esempio in Europa in cui comunità forti, con una identità molto ben definita decidono di mettersi insieme perché comprendono che stare insieme significa essere capaci di dare risposte più efficaci all’umanità.
Io seguo questo modello con attenzione, avete iniziato da lontano, e mi piace sottolineare che avete dato sostanza al progetto, già 5 attività sono state messe a frutto, significa che c’è la capacità di progettare e di mettere a terra i progetti. Pescara è un esempio di efficacia amministrativa e questo modello può essere d’esempio ad altre realtà. Conosco la procedura avviata, con l’onorevole Pagano avevo approfondito alcune delle istanze che fate e che coinvolgono anche più Dicasteri, il mio impegno oggi è dare risposte alle vostre istanze, sono uno dei vostri supporter e sponsor. E ammiro la lucidità della popolazione che ha votato a favore della fusione, perché ha capito che insieme si va più lontano, e che è compatibile coltivare l’orgoglio di appartenere alla propria Comunità ma fondendosi, assistiamo a una sperimentazione coraggiosa in un’Italia che è il paese dei campanili in cui risalta la voglia di difendere la propria terra, cercherò quindi di affrontare con urgenza le istanze che mi avete sottoposto coinvolgendo i Dicasteri impegnati nel percorso, la capacità di rispettare i tempi dice che il 2027 è una data rispettabile. Nella mia esperienza professionale vengo dal privato, e so bene che se vogliamo far funzionare la macchina amministrativa dobbiamo mettere al centro le persone e preoccuparci del benessere organizzativo del personale, che ci consente di sviluppare il senso di appartenenza, significa premiare il merito, curare la formazione, prestare attenzione al capitale umano”.
In riferimento alle elezioni in Sardegna e ai possibili effetti sull’Abruzzo, il Ministro Zangrillo ha commentato: “Dopo la Sardegna sono ottimista in Abruzzo, in Sardegna abbiamo sbagliato qualcosa ma resta che la coalizione di centrodestra ha preso più voti di quella di centrosinistra. L’esempio sardo deve farci capire che dobbiamo affrontare ogni competizione senza sottovalutarla nè pensare di aver vinto a priori. Ma la differenza tra la nostra coalizione e quella di sinistra è che noi non siamo un cartello elettorale, stiamo insieme da 30 anni, e non per la competizione elettorale ma perché condividiamo dei valori. In Abruzzo la gestione Marsilio è stata virtuosa, abbiamo un candidato che potrà dare continuità, ed è fondamentale la continuità economica e politica. Il confronto tra Sardegna e Abruzzo è assai debole, forse siamo stati superficiali in qualcosa in Sardegna, in Abruzzo non ci sono le stesse criticità, qui stiamo supportando una coalizione che sta lavorando bene, ieri Marsilio è tornato da Roma con un 1milione di euro in opere in tasca per la ferrovia, dobbiamo continuare il percorso iniziato 5 anni fa”. Subito dopo il Ministro Zangrillo ha voluto visitare gli uffici dell’Urp, e salutare i dipendenti degli uffici tecnici comunali.
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