Home » L'Aquila » Welfare Universitario: una priorità per la nuova amministrazione

Welfare Universitario: una priorità per la nuova amministrazione

da Redazione

Luca RocciL’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo la nota di Luca Rocci, consigliere comunale L’Aquila Futura:

“Da ex rappresentante universitario e nonché ex studente, in questi anni ho riscontrato in prima persona diverse criticità dovute alla mancanza dei servizi, soprattutto quelli prioritari.

L’Aquila è, ed è stata da sempre, una città universitaria e da amministratore di questa città oggi credo che non si possa più prescindere da ciò.

È arrivato il momento di iniziare a parlare di welfare studentesco, perché l’università è un luogo di formazione non solo professionale ma anche umana.

Il concetto di welfare degli studenti è un concetto nuovo e che deve essere sviluppato e messo a disposizione il prima possibile da questa amministrazione e soprattutto dall’assessorato alle politiche per gli studenti universitari, rapportandosi con l’università degli Studi di L’Aquila.

Per welfare studentesco si intende il voler garantire diversi servizi anche gratuitamente a tutti gli studenti che hanno scelto la nostra città per i propri studi universitari, faccio qualche esempio: attivare convenzioni con la ASL per servizi come il medico di base per tutti i fuori sede, attivare convenzioni con il Consultorio per servizi quali l’assistenza psicologica, migliorare quella che è la mobilità urbana attraverso l’aumento delle singole corse e l’attivazione di autobus notturni, creare una carta dei servizi per tutti gli universitari attraverso convenzioni con le diverse attività presenti sul territorio aquilano.

Tutto questo potrebbe portare la città dell’Aquila a diventare il tanto acclamato fiore all’occhiello non soltanto nella nostra regione ma anche a livello nazionale, modello di città universitaria replicabile anche in altre realtà.

Credo che tutto sia possibile e realizzabile, che possa essere un punto di svolta per la città e per l’assessorato alle politiche per gli studenti universitari.

Lo dobbiamo ai ragazzi, lo dobbiamo alla città.”

 

Ti potrebbe interessare