PESCARA – Si è svolto ieri a Pescara, presso la sala Tosti dell’Aurum,il Workshop ‘Futura, la Città Intelligente’ .Ad aprire gli interventi il sindaco Luigi Albore Mascia: “La ‘Smart city’ nasce innanzitutto dalle infrastrutture, ossia dalla disponibilità di assi di mobilità che rendano la città facile, raggiungibile, a portata di mano. E Pescara, nonostante le mille difficoltà vissute, lo è grazie a una rete ferroviaria, aeroportuale, portuale e autostradale che consentono di arrivare nel capoluogo adriatico e di viverci. E questo è il tema della ‘Città Intelligente’ futura, un futuro vicino per una città che mira a diventare modello di 2.0”.
“Una città più bella – ha detto il vicesindaco Fiorilli – migliora la vita della comunità dei suoi cittadini, attira il turismo, fa parlare di sé. Le trasformazioni realizzate in questi ultimi cinque anni hanno seguito un fil rouge, quello di rendere Pescara città moderna, veloce, ma anche città aperta al futuro, in continuo divenire. Quindi il concetto di ‘smart city’ non può essere solo tecnologia, ma è importante come strumento per il territorio che dev’essere pronto e capace di assorbire e metabolizzare i nuovi strumenti. La smart city è un nuovo modo di pensare, interpretare e sviluppare la città, è un territorio sempre più a misura d’uomo con servizi che servono, da sviluppare attraverso l’economia, la mobilità intelligente, l’ambiente, le persone, la vita e la governance. In questi anni di amministrazione abbiamo cercato di perseguire l’obiettivo di una città intelligente, partendo dalle opere, come la filovia. Oltre 10 anni per dare vita a un progetto di mobilità sostenibile, ecologico, efficiente, diffuso in tutto il mondo, che, sebbene abbia superato tutti i passaggi di approvazione formale, si scontra ancora con resistenze conservatrici tardive. In questi anni ho ereditato un progetto dormiente, ma avanzato e soprattutto irreversibile. Le pedonalizzazioni del centro, poi, non sono una ‘inutile ciliegina sulla torta’ a danno delle periferie, ma rappresentano la vera trasformazione urbanistica, culturale ed economica. Questa trasformazione parte dal centro perché è l’elemento centrale il motore economico che permetterà la diffusione di riqualificazione sino alle periferie. Via Piave, via Mazzini, via Firenze, via Cesare Battisti, non sono vie del centro, ma sono un patrimonio dell’intera città e la loro trasformazione urbanistica ha inciso anche sulle trasformazioni sociali del territorio. La tecnologia è il collante, lo strumento che unisce e rende a misura d’uomo le infrastrutture cittadine e a Pescara in tal senso abbiamo fatto progressi di sostanza. Pescara è dotata di una App –MY Pescara che permette agli utilizzatori di avere notizie in tempo reale sulla città, com’è accaduto in occasione dell’alluvione dello scorso dicembre, quando grazie alla App la Protezione civile comunale ha potuto avvisare la città sin dalle 4 del mattino sulla situazione in città, ovvero scuole chiuse, frane e strade chiuse. Un’altra App è FromtoPescara, per il trasporto pubblico urbano. Ancora, stiamo per attivare le telecamere di controllo accessi nelle Zone a traffico limitato che consentiranno un controllo costante ed efficace degli accessi in zone pedonali, oltre a garantire maggiore sicurezza. Poi il sistema della videosorveglianza, un sistema intelligente, che non si limita a filmare e registrare ciò che vede, ma è interconnesso con una centrale operativa ventiquattro ore su ventiquattro”.