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XI edizione del Festival Internazionale di musica “Pietre che cantano”

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Dal 3 al 18 agosto 2010: Musica ed Arte nei borghi storici dell’Aquilano

L’AQUILA Il capoluogo abruzzese presenta anche quest’anno il Festival internazionale di Musica “Pietre che Cantano”, iniziativa di elevata importanza artistica e musicale che ha il fine di ricordare con la musica i luoghi d’arte dell’Aquila e dei suoi suggestivi borghi:Ocre,Villa S. Angelo,S. Demetrio ne’ Vestini e Fossa le cui storie hanno subito una brusca diversione a causa del sisma del 2009.

Nonostante le difficoltà economiche, logistiche e organizzative da oggi 3 al 18 agosto si terrà il Festival che nella attuale edizione si propone tre notevoli obiettivi,non solo artistici: la conferma di quella linea culturalmente impegnata che ha contraddistinto la manifestazione fin dalla prima edizione; la valenza “civica” del suo programma con i concerti di apertura del festival, da parte del meraviglioso Complesso di San Domenico all’Aquila e l’attenzione ai giovani musicisti con la seconda edizione della Masterclass del Quartetto di Cremona e il progetto “Music chambers” il quale coinvolge i giovani in un’azione dimostrativa sul tema del futuro della musica e dei musicisti. L’esibizione del Complesso di San Domenico rappresenta una rilevante valenza identitarie per la Città, restaurato a regola d’arte,rischiava di rimanere un’isola nascosta nell’enclave della zona rossa.

Collegata all’ambito dell’azione civica vi è la campagna attivata da “Pietre che cantano” su Facebook: MISSING/DISPERSO che coinvolge il popolo del virtuale sul tema del recupero e della difesa del patrimonio artistico e architettonico che è sempre stato al centro delle sue iniziative. MISSING / DISPERSO si articola nella promozione di due azioni: la prima denominata Il mio paesaggio consiste in un censimento dei beni da salvare,infatti ognuno potrà pubblicare sul web le foto delle opere e dei luoghi d’arte il cui recupero sente come prioritario e raccontarne la storia soprattutto in relazione con il proprio vissuto. La seconda invece, è Il nostro paesaggio: attraverso una serie di domande cui ognuno potrà dare la propria risposta, la campagna propone una riflessione collettiva sulle motivazioni del recupero di questo patrimonio e sul perché questo obiettivo non riguarda solo chi vive in quel territorio. La campagna avrà una durata di circa un anno e verrà attivata in collaborazione con siti e testate giornalistiche online e con istituti universitari. I risultati della campagna e la valutazione del materiale raccolto saranno presentati e dibattuti nella XII edizione del Festival dell’agosto 2011.

Per informazione e prenotazioni sugli spettacoli ci si può rivolgere all’Associazione Culturale Pietre che Cantano presso la sede municipale di Ocre oppure al recapito telefonico: 327 4910395 o semplicemente visitando il sito web www.pietrechecantano.it e indirizzo e-mail info@pietrechecantano.it. Il costo dei biglietti del concerto di inaugurazione è € 22,00 – € 12,00 ,invece per gli altri concerti: € 10,00; tutti gli eventi del 4 e del 12 agosto sono ad ingresso libero.

Il Direttore Artistico Luisa Prayer presentando il programma dell’edizione di quest’anno ci tiene a sottolineare che cosa significhi per L’Aquila, il Festival nato nell’anno 2000:

Oggi il progetto di “Pietre che cantano”, che si era fatto promotore, con i suoi concerti, del patrimonio artistico dell’Abruzzo aquilano, affascinando il suo pubblico con le belle chiese e i solitari monasteri della sua montagna, è quello di riaffermare il valore e l’importanza di quel patrimonio, unico nella sua identità. Pietre che cantano continuerà a raccontare, quindi, di quei luoghi d’arte e musica, di quelli che non sono oggi disponibili, per scongiurarne l’abbandono, e di quei pochi rimasti agibili, proponendoli come elementi fortemente identitari.

Con il Festival si tornerà a far musica a S. Spirito d’Ocre, il monastero fortezza fondato dai cistercensi nel Duecento, ancora prima che l’Aquila fosse fondata, e con il Festival si apre al pubblico, per la prima volta, il complesso monumentale quattrocentesco di S. Domenico, situato nella zona rossa del centro storico dell’Aquila, esempio splendido dell’arte del Secolo d’oro aquilano.

Un programma dedicato all’Aquila e al suo territorio, per rappresentare, nella complessità delle sue tradizioni artistiche e culturali, quelle radici forti da cui potrà rigenerarsi.

Il programma prevede otto appuntamenti:

martedì 3 agosto: inaugurazione alle ore 19.45 al Monastero di Santo Spirito di Ocre con l’esecuzione integrale delle cinque Sonate per violoncello e pianoforte di Beethoven affidate al violoncellista tedesco Leonard Elschenbroich e al pianista anglo-ucraino Alexei Gryniuk.

I due giovani famosi interpreti offriranno la rara esecuzione dell’intero corpus di Sonate che segnarono una svolta nel repertorio moderno del violoncello:dallo slancio gioioso degli anni giovanili, alla bellezza compiuta dello stile maturo, sino alle acquisizioni più complesse del pensiero dell’ultimo periodo beethoveniano .La serata si articolerà in due momenti: alle ore 20 inizia la prima parte del concerto, con l’esecuzione delle Sonate op. 5 n. 1 e n. 2, cui segue una pausa per un rinfresco e alle 21.45 la seconda parte del concerto, con l’esecuzione della Sonata op. 69 e a seguire, dopo una seconda breve pausa, le ultime due Sonate op. 102, con la possibilità per il pubblico di accedere in sala alle ore 20 oppure alle ore 21.30.

Mercoledì 4 agosto nel Chiostro di S. Domenico di L’Aquila alle 20.45 un concerto inaugurale ad ingresso libero, affidato all’Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Marcello Bufalini e con la partecipazione per la seconda volta al festival di Leonard Elschenbroich come violoncello solista. In programma il Concerto per violoncello e orchestra n. 1 di Saint-Saëns e di Beethoven la celeberrima Sinfonia n. 7.

Si tratta dunque di un evento eccezionale per tutta la città dell’Aquila, l’apertura al pubblico del Chiostro di S. Domenico, gioiello dell’arte quattrocentesca aquilana.

come spiega il direttore artistico:

unico complesso architettonico del centro storico rimasto indenne dopo il terremoto del 2009 grazie a un restauro fatto a regola d’arte che ha restituito lo spazio in tutta la magnifica originaria purezza delle sue linee.

Il chiostro infatti, è il ripristino di quello che fu ricostruito dopo il sisma del 1461, sulle macerie di un preesistente chiostro costruito nel Trecento accanto al complesso monastico di S. Domenico di epoca angioina, quindi poco dopo la fondazione della città, avvenuta nel 1254. Il chiostro come era stato riedificato alla fine del Quattrocento resistette bene al sisma del 1703, ma chiuso il convento per l’editto murattiano, venne trasformato successivamente, dall’inizio del 1800 e fino al 1994, in carcere. Anche nel chiostro e nel porticato vennero costruite celle penitenziarie, per cui tutta la struttura ne fu completamente stravolta.

Il recente restauro condotto dal Ministero degli Interni- Provveditorato alle Opere Pubbliche tra il 2004 e il 2009, dopo circa dieci anni di studi e progetti, ha recuperato il complesso conventuale e il chiostro con un intervento condotto con modernissime tecnologie e materiali che li hanno perfettamente preservati dagli effetti dell’ultimo sisma del 2009.

Attualmente il complesso è sede della Corte dei conti, dell’Avvocatura di Stato, della struttura di missione per la ricostruzione del Comune

E conclude:

Sarà davvero, quella del 4 agosto, una cerimonia per tutta L’Aquila, di grande impegno per il Festival, che si è potuta realizzare grazie alla fondamentale collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, nella conferma di una sinergia che negli anni ha consentito al Festival di presentare importanti progetti artistici.

Marcello Bufalini, direttore profondamente legato alla Città, dirige l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, solista ospite il giovane violoncellista tedesco Leonard Elschenbroich, presenza che vuole essere omaggio a una delle nazioni europee che più sono state vicine all’Aquila in questo difficile ultimo anno. Il Festival ha chiesto e ottenuto il patrocinio dell’Ambasciata tedesca per l’attuale edizione.

Lunedì 9 agosto e mercoledì 11 agosto: alle ore 21 al Monastero di Santo Spirito di Ocre due concerti del Quartetto di Cremona,il più conosciuto a livello internazionale, torna per la terza volta consecutiva nella manifestazione aquilana. In programma, nei due concerti, Webern e il tardo Beethoven dell’op. 127 (il 9), Haydn, Puccini, e lo Schumann del Terzo Quartetto (l’11).

Cristiano Gualco e Paolo Andreoli, violini, Simone Gramaglia, viola e Giovanni Scaglione, violoncello saranno epr quattro giorni ad Ocre in quanto oltre ai concerti, il Quartetto di Cremona terrà dal 9 al 12 agosto dopo il sorprendente successo dello scorso anno, una Masterclass aperta a giovani strumentisti e gruppi da camera.

Giovedì 12 agosto,ad ingresso libero dalle ore 19 e alle 21 presso le Scuole di Ocre, Fossa, Villa S. Angelo e S. Demetrio ne’ Vestini: Music Chambers – 80 concerti per singoli ascoltatori, iniziativa realizzata dagli allievi della masterclass del Quartetto di Cremona e dal Conservatorio di Musica “Alfredo Casella” dell’Aquila in cui sono stati convocati dal direttore artistico numerosi giovani concertisti convocati,come descrive questo suo progetto musicale la stessa Prayer:

E se in sala rimanessero solo uno, due, tre ascoltatori? varrebbe ancora la pena di mantenere in vita la tradizione della musica dal vivo? Lo sperimentiamo insieme a moltissimi giovani musicisti provenienti da tutta Italia che, insieme ai loro colleghi del Conservatorio Casella e agli allievi della Masterclass del Quartetto di Cremona, faranno provare al singolo ascoltatore l’emozione di un concerto riservato, in cui vivere fino in fondo, a tu per tu con l’interprete, l’esperienza dell’ascolto dal vivo dell’opera musicale.

Così nelle scuole di Ocre, Villa s. Angelo, Fossa e S. Demetrio ne’ Vestini verranno attivati 15 punti ascolto, in ognuno dei quali si terranno dalle 19 alle 21, cinque/sei brevi concerti successivi, di durata variabile dai 10 ai 20 minuti, cui verranno ammessi uno, due o tre ascoltatori alla volta:

Questo tipo di concerto vuole mettere in primo piano il rapporto particolare e diretto che l’esecuzione dal vivo instaura tra l’opera, l’interprete e l’ascoltatore, il quale, in una situazione così esclusiva, può sperimentare fino in fondo la differenza con altre forme di spettacolo mediate (dal video, dalla radio, dal cinema etc.) e il valore aggiunto del rapporto umano immediato e biunivoco che l’esecuzione dal vivo offre

ha illustrato la direttrice.

Sabato 14 agosto alle ore 21 si torna all’Aquila e nel Chiostro di S. Domenico per la Passeggiata musicale dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese, che il maestro Vittorio Antonellini ha reso negli anni un immancabile appuntamento di tradizione con la Città a Ferragosto. Il Festival dà un suo contributo con la realizzazione di una Passeggiata virtuale nel cuore della Città, grazie alla proiezione delle immagini di L’Aquila “ com’era”, tratte dagli archivi di Elpidio Valeri e Maurizio D’Antonio, che saranno musicalmente corredate dal suggestivo commento del gruppo di musica medievale Ensemble Chominciamento di Gioia. Si tratta dunque, di una grande festa dedicata all’Aquila e soprattutto alle tradizioni musicali, alle forme e ai colori della sua arte.

-Lunedì 16 agosto alle ore 21 nella Chiesa di S. Panfilo a Ocre, un omaggio a Chopin con il recital di Maurizio Baglini, che segna il debutto a “Pietre che cantano” di questo giovane pianista, impostosi recentemente all’attenzione del pubblico e della critica con importanti progetti concertistici e discografici che ne hanno rivelato le eccezionali qualità di interprete e virtuoso della tastiera.

Baglini compone il suo Omaggio presentando una antologia di celebri brani: alcune Sonate di Scarlatti, autore che fu il primo dei virtuosi della tastiera, e una serie di titoli chopiniani che l’autore stesso creò per le sue composizioni, a suggello della loro novità :Berceuse, Barcarolle, Polacca op. 53, Prima Ballata.

Il programma si conclude con una doppia serie di Studi, tratti dall’op. 10 e 25 di Chopin, e da quelli d’exécution transcendante di Liszt, esempi di due diverse concezioni del virtuosismo, che rivelarono nel pianoforte il principe degli strumenti romantici.

Mercoledì 18 agosto alle ore 21 sempre nella Chiesa di San Panfilo a Ocre con un omaggio a Schumann e Wolf, che porta la firma di una star della lirica internazionale, il mezzosoprano abruzzese Monica Bacelli, per la prima volta a “Pietre che cantano”, accompagnata al pianoforte dal Direttore Artistico del Festival, Luisa Prayer. La cantante, di casa alla Scala come al Covent Garden o alla Philarmonie di Berlino, ha composto con Luisa Prayer un raffinato programma di Lieder di Schumann e Wolf: in particolare si ascolteranno le celebri Ballate di Mignon tratte dal Wilhelm Meister di Goethe, nella versione musicale di entrambi i compositori, oltre al ciclo schumanniano su testi di Maria Stuarda e a una serie di Lieder dall’Italienisches Liederbuch di Wolf.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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