XIII Annual Meeting di Urologia: a Pescara il 16 e 17 ottobre

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All’evento prenderanno parte illustri urologi italiani provenienti dalle varie regioni

PESCARA – Venerdì 16 ottobre 2015 e sabato 17 ottobre presso l’Hotel Esplanade (Sala Le Terrazze) in Piazza I Maggio 46 a Pescara si terrà il XIII Annual Meeting di Urologia – 1st InterAdriatic Scientific Agreement. All’evento prenderanno parte illustri urologi italiani provenienti dalle varie regioni. Per la prima volta il comitato scientifico ha voluto includere una sessione dedicata al confronto di esperienze tra la nostra urologia territoriale e quella di altri paesi con la presenza di Urologi provenienti da Bruxelles e Spalato. Si è voluto inoltre fissare il primo incontro InterAdriatico con la Rappresentanza delle nostre Istituzioni e la presenza del Sindaco di Mostar. La manifestazione organizzata dall’Accademia Italiana multidisciplinare per l’Urologia Territoriale è rilevanza Internazionale e si articolerà in sessioni scientifiche, con particolare attenzione rivolta a temi di interesse sociale. Negli ultimi trent’anni l’Urologia è stata una delle branche della medicina e della chirurgia in particolare che ha avuto il più profondo e radicale sviluppo tecnologico imponendo ai cultori di tale materia un vero e proprio aggiornamento a ciclo continuo.

L’evento, organizzato da questa nuova Associazione scientifico-culturale rientra in una serie di iniziative educazionali e d’informazione sanitaria, di formazione continua, congressi, seminari, corsi con l’ausilio anche delle rete informatica e di tecnologie innovative di comunicazione, diretta a specialisti in urologia ed in materie affini, con la finalità di enfatizzare il ruolo della medicina territoriale: Un’attenzione particolare verrà rivolta al nostro modello assistenziale ed organizzativo. Nella nostra realtà, le strutture ospedaliera e territoriale sono nodi sinergici di una comune rete che affrontano i problemi urologici provvedendo alla gestione dei percorsi clinico-assistenziali, moltiplicando pertanto i punti di accesso dei cittadini nelle fasi di riconoscimento e di risoluzione delle varie patologie.

Questa organizzazione garantisce un livello più elevato e diffuso di assistenza attraverso lo sviluppo di nuovi modelli. Il miglioramento dell’appropriatezza dell’uso delle risorse e l’ottimizzazione della qualità della pratica clinica nel nostro modello si realizzano attraverso percorsi condivisi in ambiti disciplinari trasversali e un virtuoso ruolo di cerniera di confronto e di integrazione degli Urologi territoriali con i Medici di Medicina Generale ed i Colleghi ospedalieri.

L’azienda USL Pescara in data 24/3/1998 ha avviato un progetto pilota istituendo il day-service Urologia Territoriale presso il Distretto Sanitario di Scafa, quale nuovo modello per attività specialistica ambulatoriale programmabile. Successivamente la sede dell’Unità Operativa Semplice di Urologia Territoriale è stata trasferita nell’area distrettuale di Pescara, presso la sede del Distretto Sanitario di Pescara Nord. La logica che ha ispirato tale iniziativa risiedeva nel fatto che non è più l’assistito che si adatta ad un sistema organizzativo già precostituito nel ricercare risposte alla sua domanda di salute, ma sono le strutture che identificano percorsi atti a raggiungere l’obiettivo in tempi rapidi secondo criteri di equità, efficienza ed efficacia. Il nuovo modello assistenziale si è avvalso di procedure diagnostiche non invasive e/o semiinvasive, propedeutiche alla definizione di una strategia terapeutica, supportata da un ampio e articolato arsenale conservativo ed ha in poco tempo acquisito un carattere poli-distrettuale.

Le risorse umane prevedono una équipe composta da dirigenti medici specialisti, infermieri e fisioterapiste, con specifica competenza nel campo della prevenzione, prioritariamente impegnati in una forte attività di comunicazione con il territorio in sinergia con i medici di Medicina Generale e i colleghi Urologi Ospedalieri. Il successo del day-service affonda le radici nel fatto che la struttura è in grado di assicurare un servizio che garantisce un ottimo livello di complessità clinico-diagnostica quantomeno speculare ad un crescente indice di soddisfazione dell’utente. Con l’ausilio di procedure diagnostiche e presidi terapeutici, in regime di osservazione limitata al ciclo diurno, vengono affrontati molti grandi quadri clinici dal rilevante impatto psicologico, familiare e sociale. In data 23/6/2006 la Legge Regionale n. 20 ha approvato le “Misure per il Settore Sanità relative al funzionamento delle strutture sanitario ed all’utilizzo appropriato dei regimi assistenziali del macrolivello ospedaliero e territoriale e per la loro regolazione”, misure atte a regolamentare le attività a ciclo diurno, aggiungendo per la prima volta il day-service al day-hospital al daysurgery e alla chirurgia ambulatoriale. Il nuovo modello organizzativo alternativo al ricovero ordinario o in D.H., centrato sul problema clinico e non sulla singola prestazione,deve realizzare la presa in carico del paziente attraverso un insieme complesso di prestazioni ambulatoriali (Pacchetti Ambulatoriali Complessi).

Il day-service provvede ad una adeguata assistenza e gestione di patologie a carattere di cronicità che richiedono frequenti monitoraggi e di situazioni cliniche non croniche ma complesse attraverso l’esecuzione di procedure che non richiedano peraltro una sorveglianza infermieristica del paziente superiore alle tre ore. Il razionale di questa nuova visione può essere individuato nel miglioramento dell’appropriatezza delle risorse e della qualità del servizio, nella garanzia della continuità assistenziale e nella riduzione dei tempi di attesa e, non ultimo, nel miglioramento della qualità della pratica clinica in azienda, attraverso la promozione di comportamenti assistenziali controllati e condivisi e l’integrazione e il confronto con i medici di Medicina Generale e i medici specialisti ospedalieri. Un PAC prevede l’insieme delle prestazioni che, sulla base documentata della EBM e/o dell’esperienza clinica, sono necessarie per la gestione di uno specifico problema clinico, il tutto in un arco temporale inferiore ad un mese e quindi bypassando la prassi burocratica. I problemi clinici che prevedono l’individuazione di un PAC vengono selezionati sulla base della frequenza, del carattere di non urgenza, delle esigenza di prestazioni multiple e/o complesse e della non necessità di sorveglianza medica e infermieristica prolungata.

É appena il caso quindi di segnalarne l’indicazione nella definizione diagnostica di nuove patologie nell’approfondimento a seguito di accesso al pronto soccorso, nel follow-up post-dimissione e nel monitoraggio di patologie ricorrenti o croniche. Gli aspetti organizzativi e amministrativi di tale nuova unità operativa sono simili a quelli del ricovero ordinario o in day-hospital ad esclusione di quelli economici.

L’ Urologia Territoriale è capillarmente rappresentata nella provincia di Pescara, territorio afferente all’Azienda USL Pescara, nei vari distretti e poliambulatori. Nell’anno 2014 l’Urologia Territoriale ha assicurato oltre 19000 prestazioni erogate a più’ di 9000 assistiti distinte in prime visite, visite urologiche successive, prestazioni di diagnostica strumentale e prestazioni terapeutiche di tipo conservativo. L’incremento esponenziale delle prestazioni è suggestivo del crescente indice di soddisfazione da parte dell’utenza.

I problemi clinici affrontati dall’Urologia Territoriale spaziano dall’urologia generale, l’urologia oncologica, l’urologia ginecologica, l’andrologia e la Deuro urologia. Le risorse strumentali garantiscono l’approccio morfologico e funzionale alle patologie delle fasi di accumulo (incontinenza urinaria) e di svuotamento vescicale (ostruzione cervico-uretrale) attraverso l’ecografia diagnostica ed operativa e l’urodinamica.  L’arsenale terapeutico di tipo conservativo comprende anche l’apparecchiatura computerizzata per la rieducazione del pavimento pelvico attraverso la elettrostimolazione e il biofeedback dei piani perineali. Un’attenzione particolare viene rivolta all’approfondimento diagnostico dei pazienti con tumore della prostata, propedeutico alla definizione della strategia terapeutica con obiettivi stratificati sulla base del grado di malignità e dello stadio della malattia. Ma per il day-service di Urologia il futuro è tutto nella prevenzione e negli anni 2004-2006 l’Urologia Territoriale in collaborazione con la Regione Abruzzo e con la Cattedra di Igiene della Università “G. D’annunzio” di Chieti ha attuato il Progetto Pescara “Prevenzione al maschile” attraverso il quale, in attesa dei risultati degli studi prospettici controllati in corso, abbiamo preferito ad un arruolamento massivo ed attivo di intere fasce di popolazione asintomatica la diffusione di consapevolezza individuale delle problematiche, della risoluzione delle metodiche diagnostiche e dell’efficacia delle strategie preventive e terapeutiche relative alle patologie prostatiche con l’intento di adeguare la prevenzione al maschile a quella al femminile.

L’analisi retrospettiva dei dati sia pur preliminari sono risultati significativi sia nei riguardi della morbilità che delle comorbidità nell’ambiziosa finalità di rendere più vicini i seguenti obiettivi: identificazione di Cap in uno stadio precoce, clinicamente significativi, curabili contribuendo a realizzare quell’auspicabile aumento della sopravvivenza osservata per una reale dilazione della data finale di decesso e non per il mero aumento del periodo di osservazione da una anticipata data di diagnosi. Come premesso nell’Associazione confluiscono specialisti in Urologia e materie affini, nonché, per la connotazione di multimedialità e multidisciplinarietà, oncologi, radiologi, radioterapisti, andrologi, sessuologi, psicologi, ed ogni figura medica e di ricerca che possa contribuire alla formazione, informazione, aggiornamento scientifico professionale delle discipline urologiche. Un’attenzione particolare verrà dedicata alle moderne tecniche di chirurgia mini-invasiva ed in particolare alla laparoscopia. Tale tecnica ha ormai soppiantato in tanti settori la chirurgia open classica, con risultati importanti per il paziente che, a parità di esiti, ha minori perdite di sangue, ridotti dolori, minore necessità di analgesici, antibiotici, medicazioni, migliori risultati estetici, ridotta convalescenza e precoce ritorno alle attività lavorative. L’utilizzo del robot ha anche migliorato la visione endoaddominale (perché tridimensionale), ma a fronte di costi maggiori non ha comportato ne migliori risultati ne una maggiore mini-invasività. Per questo cominciano ad affermarsi nuove tecniche chirurgiche come la S.I.L.S. (Single Incision Laparoscopic Surgery) che, riducendo gli accessi addominali attraverso i quali operare, rendono l’approccio chirurgico ancora più mini-invasivo. Successivamente verranno illustrate linee guida condivise nella definizione diagnostica del carcinoma prostatico, propedeutica all’opzione terapeutica, temi di estrema attualità, nonché gli schemi di approccio bioptico ottimale in caso di sospetto clinico di Ca.P. Saranno esaltate le sinergie tra urologi, oncologi e radioterapisti necessarie per la gestione ottimale del paziente affetto da carcinoma della prostata. Le varie figure coinvolte interagendo potranno scambiarsi esperienze, dubbi e suggerimenti con inevitabile arricchimento del bagaglio culturale e scientifico, affrontando i diversi momenti della storia naturale del carcinoma della prostata dalla fase di ormono-dipendenza all’ormono-refratterietà ed a quella metastatica. Una sessione particolare è dedicata all’Urologia Funzionale, alle problematiche Uro-ginecologiche e in particolare all’incontinenza femminile.

Questa patologia ha un impatto sociale sempre più emergente tale da rappresentare una restrizione dell’orizzonte sociale fino a condizioni di “ vera miseria “ umana con costi non solo economici ma anche morali. Oggi, è a disposizione dell’Urologo un arsenale terapeutico di tipo conservativo articolato attraverso un approccio farmacologico e riabilitativo che permette il recupero anatomo-funzionale delle strutture fisiologicamente coinvolte nei meccanismi della continenza sia nell’incontinenza da stress che in quella da urgenza. Verrà evocata una vivace discussione interattiva su tecniche e tattiche chirurgiche adottate, risultati nel follow-up, complicanze nell’intento anche di provocare eventuali propositi di modifiche negli approcci terapeutiche. Tale metodica è comprensibilmente utile nella prospettiva dell’aggiornamento, dell’autoapprendimento e per confrontare i pro ed i contro di ogni singola esperienza dei partecipanti. A cura di autorevoli Rappresentanti del Club della Litiasi Urinaria (C.L.U.) verrà enfatizzato lo stato dell’arte in tema di management conservativo nella calcolosi urinaria, dal ruolo imprescindibile dello studio metabolico nella profilassi delle recidive all’importanza di un corretto orientamento nutrizionale e di una razionale terapia idropinica in associazione o meno con le più’ attuali terapie urolitiche in un’ottica moderna di gestione integrata. Competenti letture illustreranno di seguito significato ed importanza di corretti stili di vita e norme comportamentali, di un adeguato orientamento nutrizionale, dell’esigenza di eliminare i fattori di rischio della temibile sindrome metabolica. Obiettivo non meno ambizioso sarà quello di offrire spunti di riflessione circa realtà e falsi miti in tema di adeguatezza nutrizionale mediterranea e vegetariana in un’ottica salutistica, nella prevenzione e nella terapia delle patologie dell’apparato urogenitale maschile. Nell’edizione 2015 verranno presentate esperienze urologiche a confronto tra le due sponde dell’Adriatico, quale manifestazione di intenti per scambi, a livello professionale e scientifico, sempre più proficui. Uno spazio sarà destinato alla formazione di fisioterapisti ed infermieri.

PROGRAMMA COMPLETO:

Venerdì 16 Ottobre 2015
Ore 07:00 Registrazione dei Congressisti
Ore 08:00 Cerimonia Inaugurale – Apertura dei lavori a cura di: S. Barone
Welcome, Keynote address & introduction
G. Di Giovacchino – P. Giannotti
Ore 08.40 Saluto delle Autorità a cura di: M. Tedeschini
Intervento preordinato:
A. Mascitelli
Flash readings: Università, Ospedale e Territorio
Moderatore: S. Barone
C. Di Ilio – L. Romandini – T. Lotti – G. Muto
L. Schips – D. Prezioso
Ore 10:00 Ruolo del Territorio nel nuovo modello di Sanità
Moderatori: S. Barone – M. Tedeschini
Interviene: A. Muraglia – Direttore Dipartimento
Salute Welfare – Regione Abruzzo
Ore 10:30 Lettura: Riconoscimenti, controversie e malintesi in Urologia
L. Luciani
Ore 10:45 Coffee break
Ore 11:00 Urologia Territoriale
Prima sessione “Saper fare, fare, far sapere”
Moderatori: P. Pompa – V. Gentile
Meet the Professor on: Il ruolo della chirurgia
nel tumore renale metastatico
G. Muto
Introduce e presenta: V. Ferrara
RM/ultrasound fusion-guided biopsy in Diagnosis of Prostate Cancer
A. Fouad
Introduce e presenta L. Raffaelli
Stato dell’arte in tema di chirurgia robotica
M. Gallucci
Introduce e presenta L. Schips
Discussione interattiva con l’uditorio

Ore 13:00 Work lunch
Ore 13:45 Seconda sessione – Alimentazione, salute e benessere fisico
Moderatori: F. Farias – P. Di Berardino
Provokers: C. Castellano – M. Travaglini
Adeguatezza nutrizionale mediterranea
e vegetariana
P. De Cristofaro
Utilizzo razionale dell’acqua: stato dell’arte
T. Lotti
Alimentazione preventiva e terapeutica della patologia dell’apparato urogenitale maschile
P. De Cristofaro
Micronutrienti e tumori
N. D’Orazio
Alimentazione e calcolosi
D. Prezioso
Discussione interattiva con l’uditorio
Ore 17:00 Coffee break
Ore 17:15 Terza sessione – Highlights on Tailored therapy
Moderatori: C. De Dominicis – G. Marascia
Iperplasia prostatica benigna
B. Azizi
Carcinoma prostatico
V. Ferrara
La Tossina Botulinica di Tipo A nel trattamento
dell’inconteneza da urgenza
F. Tamburro
Infezione del tratto urinario
G. Pignatari
Disfunzione erettile
G. Angelozzi
Calcolosi urinaria
E. Mastroberardino
Ore 19:00 Discussione aperta a domande libere
Ore 20:00 Chiusura dei lavori

Sabato 17 Ottobre 2015
Ore 08:00 Pescara/Spalato – Esperienze Urologiche
a confronto
Moderatore: P. Pacilio
Z. S. Novakovic – P. Pompa – G. Di Giovacchino
Ore 09:00 Quarta sessione – Urologia funzionale
Moderatore: M. Von Heland
L’incontinenza urinaria da sforzo e da urgenza: la terapia secondo le linee guida internazionali
F. Russi
Meet the professor
L’urologia funzionale: La terapia sulla base
dell’interpretazione fisiopatologica
R. Carone
Ore 10:30 Coffee break
Ore 10:45 Corso infermieristico
L’importante compito dell’infermiere
A. Caporale – M.G. D’Intino
Ore 13:30 Meeting summary
Take home messages and close
L. Raffaelli
Ore 14:00 Chiusura dei lavori.

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Redazione

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