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XV Premio nazionale di cultura ‘Benedetto Croce’: l’intervento di Boccia

da Redazione

francesco bocciaPESCASSEROLI – “Lo Stato siamo tutti noi, nessuno escluso. Quando qualcosa non va la miglioriamo, quando sbagliamo chiediamo scusa. Ma quando siamo uniti siamo in grado di fare cose eccezionali, come ogni pagina della nostra storia ci dimostra. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro Paese che ha nelle vene la coesione sociale, la solidarietà e lo abbiamo visto anche durante l’emergenza coronavirus. Quattro mesi fa ci davano degli untori, oggi ci riconoscono tutti di essere uno dei Paesi più sicuri al mondo. Negli Usa, nei momenti più difficili, la gente è uscita di casa per comprare armi e difendersi dal prossimo, in Italia ognuno ha aiutato chi era più in difficoltà.

Questa è l’Italia oggi qui rappresentata da questa piazza piena e rispettosa delle regole Covid-19, con una Presidente di giuria del Premio Benedetto Croce, come Dacia Maraini, così autorevole che con le sue opere ci insegna una cosa molto semplice: la cultura si trasmette sempre, la cultura è conoscenza, è capacità di mettersi in discussione, è apertura verso il prossimo”. Così il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, a Pescasseroli per la XV edizione del Premio nazionale di cultura ‘Benedetto Croce’, nella cornice del Parco Nazionale d’Abruzzo, che quest’anno ha tra i premiati Walter Barberis, Silvia Bellestra e Ilaria Cucchi.

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