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“E se D’Annunzio …”: questa sera in scena presso la Casa Museo D’Annunzio a Pescara il suggestivo spettacolo con la regia di Franco Mannella

da Piero Vittoria

Intervista con il regista ed ideatore Franco Mannella

PESCARA – Questa sera alle 21.30 nel cortile di Casa Museo D’Annunzio a Pescara andrà in scena “E se D’Annunzio …”, un suggestivo spettacolo ideato e diretto da Franco Mannella.

Dieci gli attori coinvolti, grandi giochi di luci ed ombre, un lavoro di fonica incredibile con musiche di Oberdan Fratini. Lo spettatore non potrà che rimanere coinvolto e forse anche spiazzato da ciò che vedrà. L’idea nasce da lontano ben due anni fa ed è stata concretizzata in sette mesi di duro ed impegnativo lavoro.

Ne abbiamo parlato con il regista Franco Mannella.

Che tipo di spettacolo è?

R – Il nome forse vuole proprio dire “E se D’Annunzio avesse fatto uno spettacolo su Pescara, se avesse scritto delle storie forse lo avrebbe fatto come noi. È aperto all’interpretazione: io sono dell’idea che uno spettatore a teatro vede degli attori in scena, si emoziona, ascolta dei suoni e si immerge in una storia, poi ha il diritto di farsene una propria, non necessariamente deve capire tutto di essa. Il lavoro che abbiamo fatto con questi ragazzi da mesi non ha un filo logico, con dei dialoghi che fanno capire tutto, come succede in una drammaturgia tradizionale.

Sono quadri e situazioni che attingono dalla vita. C’è tutto della mia e parte di quella dei ragazzi stessi. Ho in mente questo spettacolo da due anni. Non parto dunque mai dall’idea che lo spettatore debba capire ciò che propongo: ci metto del mio, le mie sensazioni ed emozioni, poi ciò che arriva va bene.

Facciamo un lavoro molto fisico e ritengo che se l’attore utilizza il corpo e questo dunque vibra automaticamente trasmette qualcosa a chi viene a vedere. Ci sono poi delle associazioni mentali e le parole di D’Annunzio: poesia, suoni, musica e i suoi ricordi. Ho messo insieme materiale vario, però ho tolto volutamente le opere teatrali. Il tutto è stato infarcito di alcuni canti della tradizione popolare abruzzese e danze. Ci sono tanti fattori e caratteristiche portanti: è ovvio che la parte recitativa è quella principale, ma è contaminata dalla musica composta da Oberdan Fratini, uno che ha fatto cose importanti per la radio e la televisione a livello nazionale. È uno spettacolo ricco: non ha una struttura logica, ma c’è comunque l’apertura, lo sviluppo e il finale. Il pubblico gode dei passaggi di situazioni e di ritmi che cambiano.

A Pescara questa sera sarà una prima?
R – Noi abbiamo fatto solo un’anteprima a Scafa dove siamo stati ospitati con grande cortesia dal sindaco. È stata una prova. Questa di stasera è una vera prima, anzi è un evento unico: nel mio cuore c’è il desiderio di poterlo replicare, perché ritengo che una cosa del genere fatta nella Casa di D’Annunzio valorizzi molto lo spazio e se gli enti preposti se ne accorgessero sarebbe meraviglioso. I pescaresi hanno sete di questi spettacoli, vanno a vederli. La sensibilità verso la cultura qui è molto faticosa, ma è da sempre così. Spero che prima o poi le cose cambino. Dedicherò lo spettacolo alle realtà locali che sono in difficoltà.

Sono stati sette mesi di grande …

R- Lo spettacolo è nato a Moscufo: ci è stata offerta gentilmente una casa dove iniziare a provare. Sono stati sette mesi faticosi: abbiamo fatto tentativi, sperimentato, lavorato su improvvisazioni. I ragazzi hanno così avuto il tempo di assimilare il tutto: i tempi del teatro sono questi, non sono cioè i venti giorni di prove che si fanno normalmente. Ritengo che i frutti si vedano. Stasera è ovvio che sarà molto suggestiva l’atmosfera: c’è un palcoscenico montato nel cortile di Casa D’Annunzio dove agiscono dieci attori, saranno utilizzate alcune finestre, ci saranno giochi di luci ed ombre, anche un grosso lavoro di fonica con voci che arrivano da lontano effettate. È una dimensione fra teatro e cinema: tutto è studiato molto bene. Che lo spettatore rimanga preso un’ora e dieci e si emozioni è importante: poi potrà anche non capire tutto, è bello però che riesca ad emozionarsi. Il teatro deve fare questo, se ci riusciamo saremo contenti.

“E se D’Annunzio …” è presentato dalle Associazioni Culturali Mal d’Estro e S. Benedetto.

Scheda dello spettacolo:

Ideato e diretto da Franco Mannella

Attori:

Franco Mannella
Luca Breda
Luca Ciarciaglini
Anna Di Giorgio
Giulia Di Nicola
Simone Di Sabatino
Anna Maria Faieta
Massimiliano Fusella
Marcello Sacerdote
Serena Stinco

Musiche: Oberdan Fratini

Aiuto regia: Mario Del Grande

Luci: Stefano Valentini

Fonica: Tiziano Stampete

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