L’Associazione Classemista, con il patrocinio dei comuni di Cocullo (AQ) e Bugnara (AQ) , presenta il progetto “Teatro dei territori, i Territori del Teatro” FESTIVAL: “NaturArte”, finalizzato alla promozione di iniziative teatrali per l’ambiente, la cultura e la storia del territorio a forte carattere sociale, culturale e ricreativo.
IL FESTIVAL: ““NaturArte” “sarà il primo e forse ancora l’unico festival abruzzese profondamente dedicato al rapporto fra il teatro e la natura alla ricerca di un teatro “fuori dai teatri”, che possa essere un catalizzatore emotivo e poetico delle relazioni fra gli uomini e la “natura”, il luogo in cui abitano, il pianeta di cui fanno parte.
Nella quasi totalità gli eventi teatrali proposti saranno spettacoli “ecologici” pensati per essere svolti in luoghi naturali senza “rovinarli” (non si usano strutture, palchi, impianti illuminotecnici) , che non sprecano energia, che ricercano con diversi approcci una relazione diretta ed intima con gli spettatori e con il luogo. Un esperienza di narrazione dei luoghi. La musica, la danza, la letteratura e le arti si fondono con il profilo del paesaggio per raccontarne l’essenza, tradurne il respiro, il battito, con delicatezza e poesia.
All’interno del Festival ci sarà un momento di studio e riflessione con importanti studiosi che si chiamerà l’Accademia del viandante come un’occasione per evidenziare e rinsaldare il legame fra teatro della natura e offrire al pubblico partecipante al Festival momenti di riflessione inconsueti e veramente multidisciplinari, per fornire agli artisti presenti utili e stimolanti elementi di supporto teorico, per far scoprire a personalità centrali del dibattito ecologico ed ambientalista le intuizioni e le capacità comunicative insite nella pratica del teatro-natura. Sempre all’interno del Festival verrà esposta la mostra “Raccont’Arti”.
PROGRAMMA
Martedì 2 AGOSTO ore 18
COCULLO
Fonte Medioevale
Accademia del viandante
Il giornalista Patrizio Iavarone ci accompagnerà in una passeggiata poetica con la scrittrice Dacia Maraini.
Martedì 2 AGOSTO ore 21
GORIANO SICOLI
Piazza della Repubblica
Rappresentazione dello spettacolo itinerante
“LE METAMORFOSI –
IL POEMA DEL MONDO”
Una Produzione Florian T.S.d’I. e CLASSEMISTA Teatro liberamente ispirata all’opera omonima di Ovidio.
Mercoledì 3 AGOSTO ore 18.30
COCULLO
Località Fonticelle
Rappresentazione dello spettacolo itinerante
“LE METAMORFOSI –
IL POEMA DEL MONDO”
Giovedì 4 AGOSTO ore 21
BUGNARA
Chiesa Madonna della Neve
Rappresentazione dello spettacolo itinerante
“LE METAMORFOSI –
IL POEMA DEL MONDO”
Venerdì 5 AGOSTO ore 21
COCULLO
Piazza Madonna delle Grazie
Compagnia TEATRO VIVO di Ravenna
“Il sogno di Pinocchio”
Domenica 7 AGOSTO ore 21
COCULLO
Giardini comunali
“Raccont’Arti”
Proiezione del Film
LE QUATTRO VOLTE
Premio “Ovidio d’Argento Migliore Film
in collaborazione con SULMONACINEMA
Lunedì 8 AGOSTO ore 18
BUGNARA.
Piazza S.S. Rosario
Accademia del viandante
Incontro con lo scrittore ANGELO FERRACUTI e il cantautore PAOLO CAPODACQUA
Lunedì 8 AGOSTO ore 21
BUGNARA
Piazza S.S. Rosario
“Raccont’Arti” Proiezione del Film
FOCACCIA BLUES
in collaborazione con SULMONACINEMA
un film documentario diretto da Nico Cirasola
e con Nichi Vendola; Lino Banfi; Renzo Arbore; Michele Placido
Martedi 9 AGOSTO dalle ore 17.30
BUGNARA
Piazza S.S. Rosario
Oggi arriva il CIRCOBUS Animazione clown
Martedì 9 AGOSTO ore 21
BUGNARA
Piazza S.S. Rosario
Oggi arriva il CIRCOBUS
rappresentazione dello spettacolo CIRCOREUNION
spettacolo ispirato alle atmosfere del Circo
Mercoledì 10 AGOSTO dalle ore 17.30
COCULLO
Piazza Madonna delle Grazie
Oggi arriva il CIRCOBUS Animazione clown
Mercoledì 10 AGOSTO dalle ore 21
COCULLO
Piazza Madonna delle Grazie
Oggi arriva il CIRCOBUS
rappresentazione dello spettacolo
CIRCOREUNION
spettacolo ispirato alle atmosfere del Circo
Domenica 14 AGOSTO ore 21
BUGNARA
Piazza Municipio
Spettacolo itinerante
compagnia TEATRO B. BRECHT di Formia
“GRAN PARATA DI PULCINELLA”
PROGRAMMA
Martedì 2 AGOSTO ore 18 COCULLO Fonte Medioevale
Il giornalista Patrizio Iavarone ci accompagnerà in una passeggiata poetica con la scrittrice Dacia Maraini mentre gli attori della compagnia ClasseMista Teatro leggeranno alcune pagine della sua raccolta di racconti La ragazza di via Maqueda e in particolare quelli ambientati in Abruzzo. Viaggeremo insieme ai personaggi dei racconti alla scoperta delle loro storie, degli estratti di vita vissuta che mettono in luce contraddizioni, paure e sentimenti forti, i luoghi della maturità e le solitudini che concedono spazio alla creatività. tutto è un po’ magico nella terra nostra raccontata da Dacia Maraini, tutto è a misura di essere vivente, animali, boschi, uomini.
Venerdì 5 AGOSTO ore 21 COCULLO Piazza Madonna delle Grazie
Compagnia TEATRO VIVO di Ravenna
“IL SOGNO DI PINOCCHIO”
Adattamento e regia di Luca Cairati Con: Riccardo Bartoletti, Virginie Dano, Aroa Ferrer, Leonardo Garcia Gonçalves, Giorgia Goldoni, Esther Grigoli, Janko Polak, Emilie Veissière
Un classico è un’opera che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.(Italo Calvino)
“C’era una volta…
-Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori.
-No ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta un pezzo di legno…”
Un rumore di passi al buio apre la scena. Alla luce di una candela un uomo solo scolpisce il suo burattino: Pinocchio. L’intimità della creazione è il preludio della nostra storia, il big bang della materia che diventerà creatura. Tutti i personaggi, dal Grillo a Mangiafuoco, dalla Fata al Gatto e la Volpe, ripercorrono la storia classica dell’ autore Collodi ma vestendo panni nuovi: appariranno maschere della Commedia dell’Arte, zanni e capitani per il Gatto e la Volpe, maschere della Commedia Plautina. La magia della Fata, capace di influenzare gli eventi e di dominare l’essere nascente, esplode in scene aeree dove, appesa ai tessuti insieme al Grillo, cercherà in un vortice di coscienza espresso da una danza aerea, di consigliare ed aiutare il piccolo Pinocchio.
Stili e tecniche si susseguono: marionette della Scuola della Repubblica Ceca animano la vita di Pinocchio al Teatrino di Mangiafuoco e i Pupazzi ci raccontano il Pescecane, il Tonno e L’Asino. Musiche originali cantate e suonate in scena da attori che diventano musici, giocolieri, acrobati, risuoneranno ancora, una volta finito lo spettacolo, nel ricordo dello spettatore. Tante sono quindi le tecniche usate per raccontare una grande storia italiana conosciuta nel mondo.
Lo spettacolo non si presenta in quadri e infatti, nel rispetto della metrica e ritmica della Commedia, si segue un’unica storia fatta di parti comiche e drammatiche, scene fisiche e parti recitate. Il viaggio favoloso di un piccolo burattino sarà capace di attirare gli spettatori dentro al suo mondo fatto di scelte, dentro al suo mondo fatto di occasioni. Pinocchio é un bambino che impara a conoscere il mondo: scopre le sue meraviglie e la sorpresa lo ammalia, scopre gli esseri umani e le loro debolezze si riflettono in lui. Il fascino e il pericolo della “prima volta” coglieranno le sensazioni dei piccoli spettatori mentre l’imponente impianto scenico catturerà l’attenzione dei grandi, i quali si ritroveranno a seguire la storia come se, per effetto di una bolla magica della fata, fosse stata scritta anche per loro.
A volte capita che ciò che è giusto risulti sbagliato, e viceversa, che cose errate siano invece giuste. Questo accade se ad esempio cambia il momento in cui si verificano. Nelle contraddizioni allestiamo questo Pinocchio. É una favola per adulti o per ragazzi? Si riconosce nel suo tempo o nel nostro? Ci piace raccontare e lasciare immaginare. Lo spettacolo non é certamente solo un’ interpretazione della storia ma anche il mostrare un mondo fatto di dinamiche umane, “troppo umane”, che pure un Burattino di Legno apprende perché così viene educato. L’educazione nel senso piú nobile della parola è il nostro obbiettivo, ovviamente l’educazione alla cultura, alla fantasia, all’immaginario: questo raccontiamo con il nostro Pinocchio.Parliamo della morte, dell’amore, dell’amicizia, insomma Pinocchio ci racconta la vita di un essere umano che possiamo incontrare tra il pubblico. E’ l’incredibile semplicità delle cose che rende questa vita grande e unica. Pinocchio é un bambino che sceglie. Le sue scelte ci sembrano sbagliate – la Fata ed il Grillo Parlante ce lo diranno – ma forse non é così, forse é solo il momento ad essere sbagliato. Questo é il fulcro, sapere che tutto ciò che accade al nostro burattino non é altro che la meraviglia della vita: l’importante é fare la cosa giusta al momento giusto. Pinocchio viene chiamato burattino da Collodi non per ignoranza del fatto che sia una marionetta, bensì perché egli si rifà a Burattino, una delle identità che lo Zanni della Commedia dell’Arte assunse attorno al XVII secolo. Burattino era colui che abburattava (setacciava) la farina e, per eseguire il suo lavoro, si muoveva con gesti scomposti e spezzati. Allo stesso modo si muoveva un burattino (lo Zanni). È proprio a questa figura che Collodi si rifà nel chiamare la sua marionetta burattino.
Domenica 7 AGOSTO ore 21 COCULLO Giardini comunali
“Raccont’Arti” Proiezione del Film in collaborazione con SULMONACINEMA
LE QUATTRO VOLTE
Un film di Michelangelo Frammartino.
Premio “Ovidio d’Argento Migliore Film Sulmona Cinema Film Festival
durata 90 min. – Italia, Germania, Svizzera2010
Cinecittà Luce
Michelangelo Frammartino ci regala un’acuta riflessione che si addentra nella gestazione e nei significati della sua seconda creatura cinematografica, Le quattro volte. A sette anni da Il dono, apprezzato documentario anch’esso legato all’anima profonda della Calabria, che Frammartino porta radicata profondamente dentro sé, Le quattro volte offre una visione poetica sui cicli della vita e della natura, si addentra nelle tradizioni che si tramandano uguali a se stesse negli anni, in un luogo senza tempo come un paesino calabrese abbarbicato su alte colline che scrutano lo Ionio da lontano
Il pudore di uno sguardo che osserva una realtà in parte senza tempo
Un vecchio pastore ammalato conduce con fatica le sue capre al pascolo sui monti della Calabria. La cura che ogni sera beve è data da della terra argillosa che una donna gli consegna nella sacrestia della chiesa dopo averla benedetta e incartata in una striscia di giornale. Una capretta nasce e con fatica muove i suoi primi passi nella vita. Una sacra rappresentazione della Passione di Cristo percorre la via centrale del paese; Un albero della cuccagna viene issato. Il tempo scorre.
LUNEDI 8 AGOSTO ore 21 BUGNARA Piazza S.S. Rosario
“Raccont’Arti” Proiezione del Film in collaborazione con SULMONACINEMA
FOCACCIA BLUES
Focaccia blues è un film documentario diretto da Nico Cirasola
e con Nichi Vendola; Lino Banfi; Renzo Arbore; Michele Placido; Dante Marmone; Tiziana Schiavarelli; Luca Cirasola; Onofrio Pepe.
Soggetto: Alessia Lepore-Alessandro Contessa
Sceneggiatura: Alessia Lepore-Nico Cirasola
Produttore: Alessandro Contessa
FOCACCIA BLUES racconta il luogo e i protagonisti di una vicenda realmente accaduta in Puglia. E trae spunto dall’impresa di una piccola focacceria pugliese che, valorizzando i prodotti tipici, è riuscita a mettere in crisi un grande MC Donald’s aperto nella città di Altamura. Il film descrive la vittoria del mondo piccolo e “glocale” che si oppone alla diffusione della globalizzazione intesa come massificazione dei gusti, grazie all’utilizzo di poche armi: la qualità, la genuinità e la simpatia. Le stesse armi che nel film utilizzerà il fruttivendolo Dante per riconquistare la sua Rosa dalle avances di Manuel; e Onofrio, nel suo viaggio a New York, per raccontare la grande impresa agli americani.
L’attesa pellicola, prodotta da Alessandro Contessa con la regia di Nico Cirasola è interpretata da Dante Marmone, Luca Cirasola e Tiziana Schiavarelli con la partecipazione straordinaria di Renzo Arbore, Lino Banfi, Michele Placido, Nichi Vendola, Onofrio Pepe.
Martedì 2 AGOSTO ore 21
GORIANO SICOLI
Piazza della Repubblica
Mercoledì 3 AGOSTO ore 18.30
COCULLO
Località Fonticelle
Giovedì 4 AGOSTO ore 21
BUGNARA
Chiesa Madonna della Neve
Rappresentazione dello spettacolo itinerante “LE METAMORFOSI – IL POEMA DEL MONDO”
Una Produzione Florian T.S.d’I. e CLASSEMISTA Teatro liberamente ispirata all’opera omonima di Ovidio.
Dove il tutto si mostra con un acuto senso della provvisorietà, della mutevolezza di ciò che appare ai sensi e che a un tratto si scompone per diventare altro da sé
Lo spettacolo metterà in scena alcuni celebri episodi del poema ovidiano, ponendo l’accento sul legame indissolubile che i miti archetipici hanno con lo spazio architettonico, con lo spazio, con la natura. Una delle qualità essenziali del teatro è la sua capacità di misurarsi con l’alterità. Attraverso il gioco teatrale è possibile la dislocazione spaziale e temporale;. è possibile dar corpo a infiniti mondi, tanti quanti l’immaginazione e le invenzioni tecniche dell’uomo possono continuamente edificare. Il gioco dei personaggi, dei travestimenti, delle metamorfosi sembra fondare il teatro stesso. Il gioco delle identità multiple, in cui la capacità di metamorfosi è la cifra dell’alterità dell’attore come del folle, richiama i miti fondativi del teatro stesso, i suoi numi tutelari che sembrano essere così prossimi alla metafora della follia: Proteo e Dioniso.
L’infinita varietà degli scenari evocati si svilupperà dentro il percorso che gli attori disegneranno dentro il tessuto urbano, dei borghi, dei parchi ecc. dove lo spettacolo verrà rappresentato. Lo spazio si trasformerà, per gli spettatori, nell’itinerario di un fantastico viaggio lungo un percorso ingombro di oggetti, feticci e relitti che trasformerà il luogo ospitante lo spettacolo (sia esso un bosco o un chiostro o una chiesa) nello spazio “fantastico” del racconto.
Partendo dal Caos primordiale in una continua trasformazione e con un movimento, magico intriso di credenze superstiziose e intessuto di racconti antichissimi, gli spettatori parteciperanno alla rappresentazione di una fantasmagoria di miti. Lo spettatore seguirà le scene camminando e sostando, gli si offriranno paesaggi e prospettive che appariranno come nate in quel momento, apposta per la vicenda evocata. A volte la scena si potrà aprire improvvisamente in lontananza, oppure balzando da dietro un cespuglio o alle spalle, così che tutto il luogo sembrerà pullulare di improvvise e impreviste trasformazioni mostrando l’amore di Eco innamorata di Narciso, di cui non resterà che una voce, ma anche di Narciso, invaghito di se stesso sino a lasciarsi morire, si ridurrà a un fiore…. E Pigmalione, incantato da una statua d’avorio che egli stesso ha scolpito, una statua che sotto le sue mani diviene a poco a poco realtà palpitante di donna viva; così e dell’amore innocente di Piramo e Tisbe, due giovani babilonesi che intensamente si amano, nonostante l’opposizione dei genitori: muoiono entrambi a causa di un tragico equivoco …
Uno spettacolo sulla straordinaria storia delle mutazioni, un indagine attorica sulla natura ovidiana che appare percorsa dai fremiti arcani delle tante creature d’amore e di dolore che essa cela nel suo grembo così in apparenza legato alle forme e alle superfici, ai suoni e ai colori e che rivela, attraverso il racconto dell’essere umano che si trasforma in essere arboreo o inanimato, dimensioni insospettate delle trasformazione dove il brillante gioco delle superfici s’accompagnerà alla inquietudine delle creature tormentate, che trovano nel trasformarsi l’unica via d’uscita a una situazione impossibile, a una passione assurda: nel divenire altra cosa rispetto a una realtà divenuta umanamente intollerabile.
Voci e canti, ma anche lingue e cadenze daranno anima ai sentimenti e alle emozioni dei differenti personaggi. La notorietà delle vicende narrate e la qualità dell’ambientazione nella natura, faranno di questo spettacolo un evento di grande intensità. Uno spettacolo che sarà anche ricerca della gioia di narrare, una fantasia ora lieve e sfuggente come un sogno, ora corposa e sensuale, che insiste su scenari “ immersi in un’atmosfera di fiaba”;
Il progetto mira a legare la creazione di un evento artistico e culturale intorno alla nostra storia, alla creazione di opportunità di valorizzazione turistica e culturale del territorio, attraverso la forte relazione con le radici storiche e culturali locali cercando di individuare e a elaborare percorsi di lavoro che sappiano coniugare elementi naturalistici – storici – sociali – urbanistico-architettonici attraverso cui immaginare un territorio dinamico e accogliente.
8 AGOSTO ore 18 BUGNARA Piazza S.S. Rosario
Accademia del viandante
“SERATA A DUE VOCI”
Incontro con lo scrittore ANGELO FERRACUTI e con il cantautore PAOLO CAPODACQUA
Uno scrittore ed un musicista, due amici che negli anni ’70 vivevano il movimentismo giovanile dalla visuale romantica e “nature” della provincia marchigiana, affidando alla scrittura ed alla musica le ansie, le aspirazioni e le utopie di una generazione. Un viaggio arrivato fino ai nostri giorni e scandito, ora come allora, dai suoni e dalle parole.
Paolo Capodacqua e Angelo Ferracuti, insieme, hanno allestito e rappresentato il Recital “Le risorse umane” ed hanno pubblicato, con Luigi Di Ruscio, “50/80” (Transeuropa, 2010) e “Consiglio di classe” (Ediesse 2009)
PAOLO CAPODACQUA
Autore e musicista ha pubblicato dischi, articoli e racconti. Svolge un’intensa attività concertistica in tutta Italia, da solo e in collaborazione con Compagnie teatrali, scrittori, poeti e cantautori.
Ha ottenuto diversi riconoscimenti per la sua attività di autore di testi e canzoni per l’infanzia. Ha collaborato con la Radio Svizzera ed è consulente musicale di Radio Articolo 1.
ANGELO FERRACUTI,
scrittore, ha esordito con la raccolta di racconti Norvegia (Transeuropa). A questa prima opera hanno fatto seguito il libro Attenti al cane (Guanda), i romanzi Nafta (Guanda) e Un poco di buono (Rizzoli), la raccolta di reportage narrativi sul mondo del lavoro Le risorse umane (Feltrinelli, 2006) con il quale ha vinto il Premio Sandro Onofri, e i reportage di Viaggi da Fermo (Laterza, 2009), Il mondo in una regione, storie di migranti nelle Marche (Ediesse, 2009). Ha curato per Ediesse la raccolta di racconti (con Stefano Iucci) “Consiglio di classe” (2009), e quella degli scrittori migranti “Permesso di soggiorno” (2010).
9 AGOSTO e 10 AGOSTO dalle ore 17.30 BUGNARA e COCULLO
Animazione e spettacolo clown (in piazza) Oggi arriva il CIRCOBUS e ore 21 a seguire rappresentazione dello spettacolo
CIRCOREUNION
spettacolo all’aperto ispirato alle atmosfere del Circo
Oggi arriva il CIRCOBUS musica, arte e teatro itinerante per creare centri diffusi di aggregazione a cura dell’Associazione Brucaliffo dell’Aquila
Ogni luogo in cui arriva il Circobus è subito festa. Grazie a un pulmino colorato e allestito appositamente per portare spettacoli e attività ludiche, sarà possibile trasformare ogni luogo in luogo di festa. I clown, che accompagnano il sempre il Circobus, porteranno, a seconda della situazione, piccoli spettacoli circensi, concerti, laboratori di clownerie e di arti circensi; laboratori creativi legati alla lettura o a temi vari (la pace, il riciclo, l’intercultura..) stimolando i bambini e i ragazzi a trasformare i luoghi impersonali che li circondano in luoghi con una identità scelta anche da loro. Il Circobus si tratterrà in ogni comune coinvolto almeno 4 ore durante le quali si svolgeranno almeno 3 tra le seguenti attività:Spettacoli; Concerti; Giochi popolari;Laboratori circensi (clown, trampoli, giocoleria…); Laboratori creativi; Letture animate; Animazioni: Book-crossing.
GIOCO-LABORATORIO PER BAMBINI E RAGAZZI DAI 5 ANNI IN SU
Si giocherà con gli elementi base che caratterizzano la figura del clown: il trucco, gli abiti “fuori misura”, buffi cappelli, il naso rosso, alcuni oggetti tipici delle gag tradizionali stimolando la creatività del bambino e lasciandolo libero di esprimere il proprio immaginario. A condurre il laboratorio i clown Szip e Budino tra musica e risate.
LABORATORIO DI TRAMPOLI PER RAGAZZI TRA GLI 8 E I 16 ANNI
Un modo divertente per provare a guardare il mondo da un altro punto di vista… Per sperimentare come si cammina sui trampoli con due esperti del settore, in completa sicurezza. I ragazzi avranno la possibilità di mettere in gioco e scoprire un equilibrio diverso da quello quotidiano. I trampoli sono forniti da noi.
LABORATORIO DI GIOCOLERIA PER RAGAZZI TRA I 7 E I 14 ANNI
Solo per gioco… è un laboratorio in cui verranno insegnate le tecniche base della giocoleria. Gli strumenti utilizzati saranno per lo più palline, cerchi, fazzoletti, diablo, devilstick e nastri. Il laboratorio serve anche ad aiutare i ragazzi a prendere consapevolezza del proprio corpo grazie alla coordinazione nei movimenti e alla motricità abbinata.
A seguire
CIRCOREUNION
spettacolo all’aperto ispirato alle atmosfere del Circo
Allestimento di attrazioni a tecniche miste: clown, elementi di giocoleria, trampoli; racchiuse in una cornice scenografica e drammaturgica che ricorda il circo di tradizione italiana delle arene all’aperto.
Estremamente duttile nella sua struttura, lo spettacolo si adatta ad una grande varietà di spazi e di situazioni. In scena si avvicendano il clown Bianco con la sua squadra di Augusti e Svetlana, la direttrice del circo sui trampoli, ammaestratrice del cavallo FruFru, star del circo…
Come nel circo nello spettacolo si alternano momenti divertenti a momenti di allegra poesia.
Domenica 14 AGOSTO ore 21 BUGNARA
Spettacolo itinerante della compagnia TEATRO B. BRECHT di Formia
GRAN PARATA DI PULCINELLA
Intervento di strada – Con le maschere della commedia dell’arte
La Gran Parata di Pulcinella è uno spettacolo itinerante con maschere, pupazzi giganti, trampoli e musica dal vivo. Un gran divertimento per le piazze, i vicoli e i cortili dove, oltre la sfilata colorata e chiassosa, si alternano alcune scene prese dalla tradizione della commedia dell’arte, lazzi, mosche, litigi e girotondi. Pulcinella la fa da padrone incitando il pubblico ad intervenire, un po’ banditore e un po’ “bandito”, scorazza per le strade insieme alla sua allegra compagnia. Si “intrufola” tra la folla, entra nei negozi, coinvolge le signore nei suoi strampalati guizzi linguistici e nei suoi discorsi “filosofici”. La musica dell’organetto e delle percussioni fa da giusto accompagnamento per il colore dello spettacolo. è adatta dappertutto, ovunque ci sia bisogno di un poco di allegria, di musica e di “ammuina”.
Lo spettacolo è realizzato dal teatro Bertolt Brecht di Formia e dai ragazzi della sua scuola, che nel loro percorso di formazione attoriale hanno anche lavorato su una ricerca relativa alle maschere della commedia dell’arte.
Dal 18 al 31 Luglio
LABORATORIO TEATRALE
Workshop teatrale TeatroNatura
Il laboratorio Workshop teatrale “TeatroNatura” sarà itinerante e si terrà a Cocullo, Bugnara, Pratola Peligna e Sulmona. a partire dal 18 fino al 31 luglio (dalle ore 18 alle ore 20) ed è rivolto a tutti coloro, dai 14 anni in su, che vogliono mettersi alla prova in un percorso di ricerca, condotto attraverso la pratica di esercizi incentrati sul corpo, il tempo ritmo, le emozioni e la fantasia di chi partecipa ad un evento teatrale. Il lavoro collettivo convergerà all’allestimento di un vero e proprio spettacolo “LE METAMORFOSI – IL POEMA DEL MONDO” ” nell’ambito del progetto ““Teatro dei territori, i Territori del Teatro”Festival Naturarte
Il Workshop teatrale “TeatroNatura” sarà condotto dagli attori Martina Di Genova e Santo Cicco e dai registi Candida D’Abate e Mario Fracassi (professionisti del settore di decennale esperienza). Tutte le attività si incentreranno sui temi della terra e delle radici.
Alla fine del percorso produrremo lo spettacolo “LE METAMORFOSI – IL POEMA DEL MONDO”, un evento finale che metterà in evidenza la relazione tra il linguaggio teatrale, nelle sue articolazioni creative e rappresentative, e le identità territoriali come luogo di memoria storica.